Crisi: nel 2010 calano le imprese trentineFatturato e occupazione in ripresa

I dati della Camera di Commercio: le imprese attive presentano una diminuzione sia rispetto a marzo 2009 (-0,7%) che al trimestre precedente (-0,6%). Le imprese registrate sono risultate complessivamente 52.437, con una flessione dello 0,7% rispetto allo scorso anno e dello 0,8% rispetto a dicembre 2009. Ma fatturato e occupazione sono in ripresa



TRENTO. Nel corso del primo trimestre 2010 sono state effettuate 897 nuove iscrizioni. Escludendo le imprese agricole, il numero delle iscrizioni si è assestato, nel periodo in esame, sulle 759 unità, contro le 676 dell'analogo periodo del 2009.

I dati sono stati forniti dalla Cammera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, attraverso le note sulla situazione economica del primo trimestre di quest'anno, in via du pubblicazione.

Le cancellazioni nello stesso periodo sono state 1.324 (990 al netto delle aziende agricole). Rispetto all'andamento registrato nell'analogo periodo 2009, caratterizzato da 1.390 cancellazioni (1.092 se si tralascia il comparto agricolo), si evidenzia un calo delle cancellazioni.

Le imprese attive presentano una diminuzione sia rispetto a marzo 2009 (-0,7%) che al trimestre precedente (-0,6%). Le imprese registrate sono risultate complessivamente 52.437, con una flessione dello 0,7% rispetto allo scorso anno e dello 0,8% rispetto a dicembre 2009. Escludendo le aziende agricole, le imprese ammontano a 39.511 unità, con una flessione dello 0,6% sul trimestre precedente e dello 0,4% su base annua.

Tra i settori che nel trimestre in esame hanno registrato il maggior numero di iscrizioni, si segnalano le costruzioni (173), il commercio e le imprese non classificate (175), imprese cioè che non hanno ancora dichiarato l'inizio dell'attività, per cui non è possibile una loro classificazione secondo l'attività esercitata.

I settori connotati dal maggior numero di cancellazioni, sempre secondo i dati della Camera di commercio, nel trimestre sono risultati, oltre all'agricoltura (334), le costruzioni (210) ed il commercio (292).

Come negli scorsi anni, le cancellazioni evidenziano un picco proprio nel primo trimestre e questo per motivi amministrativi.

I comparti in cui è presente il maggior numero di imprese attive (pari complessivamente a 48.255), sono il settore agricolo (12.903 operatori), il commercio (8.665), le costruzioni (7.946), le attività manifatturiere (4.096) e gli alberghi e ristoranti (4.394).

Fatturato e occupazione in ripresa. La serie storica dei dati tendenziali, cioè delle variazioni su base annua di ogni trimestre, evidenzia, a quanto riferisce la Camera di commercio, come la fase di ripiegamento della dinamica del fatturato iniziata nel secondo semestre 2007 e diventata recessiva a partire dal secondo trimestre 2008, ha raggiunto un punto di minimo nel primo trimestre 2009, per poi attenuarsi nel corso dell'anno e divenire nuovamente positiva nel primo trimestre del 2010.

L'andamento dell'occupazione su base annua segue, seppure con valori molto più attenuati, quello del fatturato, ma con un certo ritardo temporale. Iil tasso di crescita incomincia infatti a ridursi nel secondo trimestre 2007, però rimane ancora positivo per tutto il 2008 e diventa negativo solo nel 2009. Le imprese tendono quindi a conservare il loro capitale professionale, ricorrendo agli interventi della cassa integrazione guadagni nei momenti di crisi.

Nel primo trimestre del 2010 la variazione tendenziale dell'occupazione è ancora negativa seppur debolmente. Le variazioni tendenziali del valore della produzione ricalcano quelle del fatturato, infatti,nel primo trimestre del 2010 si registra una crescita complessiva piuttosto sostenuta e pari al 7,2%. Quasi tutti i settori evidenziano delle variazioni positive ad eccezione dell'artigianato e del settore estrattivo. In particolare, sono le industrie del trasporto merci, dei servizi alle imprese, del commercio al dettaglio e del manifatturiero ad avere le performance migliori.

Crescono le grandi imprese, soffrono le micro. Per classi dimensionali, solo le microimprese evidenziano una contrazione su base annua della produzione, mentre le piccole imprese si caratterizzano per una variazione quasi nulla e invece le medie e grandi imprese evidenziano una crescita sensibile. Talvolta differenti, a quanto evidenzia la Cciaa, possono essere i valori relativi alla dinamica del fatturato, sia per il fatto che la fatturazione può avere dei tempi diversi rispetto alla produzione, soprattutto nel settore delle costruzioni, sia perché non perfettamente coincidente è il campione delle imprese rispondenti alle due variabili, sia perché si può verificare una variazione delle scorte.

Il fatturato registra quindi un incremento su base annua, per il complesso dei settori, pari ad all'8,6%, mentre registra un decremento su base trimestrale (-5,4%). Su base trimestrale, scendendo nel dettaglio dei comparti produttivi, si riscontra una forte contrazione soprattutto nelle costruzioni, nell'artigianato e nelle estrattive, mentre si vede una forte crescita nei settori dei servizi alle imprese.

Più significativa, perché basata sul confronto di periodi più omogenei, risulta però la dinamica su base annua, dove si segnala una dinamica negativa del 7,9% per il settore estrattivo, mentre registrano un andamento positivo soprattutto il trasporto merci (+12,6%), l'industria manifatturiera (+10,6%) ed i servizi alle imprese (9,1%). Per classi dimensionali, su base annua, mostrano un incremento piu' rilevante le medie imprese (13,6%).













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