Consulenze dei gruppi, nel 2011 spesi 124 mila euro

Lega in testa con 25 mila. Savoi: «Pareri legali sulle leggi». Idv a zero, Giovanazzi da solo ha 12 mila euro. Fondo esaurito per Patt, Civica, Verdi e Ual



TRENTO. Su un budget di 150 mila euro per studi e consulenze, i gruppi del consiglio provinciale nel 2011 ne hanno spesi 124.499. Un «tesoretto» che non si sono divisi in parti uguali (una quota è fissa, un’altra legata alla numerosità del gruppo) e che hanno utilizzato in modi molto diversi. Se passerà la proposta di modifica del regolamento dei contributi ai gruppi - come proposto martedì dall’ufficio di presidenza - dal 2013 il fondo sarà dimezzato e passerà a 75 mila euro. I gruppi dunque dovranno risparmiare, e molto. La proposta di partenza del presidente del consiglio Dorigatti era di azzerare del tutto le spese per le consulenze, ma di fronte all’opposizione delle minoranze si è optato per un compromesso: taglio sì, ma non drastico.

Dando uno sguardo ai bilanci del 2011, si scopre che in testa alla classifica delle spese per le consulenze c’è la Lega Nord: 25.446 euro a disposizione, 25.446 euro spesi. «I consiglieri di maggioranza e la giunta possono appoggiarsi all’ufficio legale, noi delle minoranze quando abbiamo bisogno di un supporto su una legge dobbiamo rivolgerci a degli esperti», rivendica il capogruppo Alessandro Savoi, «su certe questioni spinose non c’è alternativa se vuoi essere sicuro. E si sa che in questi casi per una parcella 4-5 mila euro se ne vanno via subito. L’ultimo caso è stato sull’emendamento al disegno di legge della giunta che voleva assorbire gli esuberi delle società e degli enti all’interno della Provincia. Per contestarne la costituzionalità mi sono rivolto a un legale per avere un parere scritto». «Per le spese del gruppo ho la coscienza a posto - aggiunge Savoi - da quando sono capogruppo tengo tutte le fatture. Nessuna cenetta a caviale e champagne, come spese di rappresentanza siamo a zero, l’unica cosa che ho comprato in questi anni sono 4 coppe per una gara ciclistica. Tutto in buona fede, ma occorre stabilire paletti più stretti per capire cosa si può e cosa non si può fare».

Dopo la Lega a spendere di più è il Pdl (20.670 euro su 22.796 euro a disposizione), seguono nell’ordine il Pd (15.272 su 19.642 euro ), la Civica per Divina ( 14.732 euro, l’intero budget a disposizione), Amministrare il Trentino (5.141 euro su 12.053), Upt (12.000 su 16.071 euro), il Patt (10.457 euro, appena sotto la quota di 10.714), la Ual (7.139 euro su 7.142), i Verdi (7.142, l’intero budget), il gruppo Misto (6.500 euro su 7.142). Chiude la classifica l’Italia dei valori a zero spese: «Una nostra scelta da sempre - spiega il consigliere Bruno Firmani - ci facciamo bastare gli altri fondi del gruppo, per esempio per un piccolo incarico su un progetto di riqualificazione dell’Italcementi e per un altro sul risparmio energetico».

Ad usare l’intera quota a disposizione del gruppo sono stati in 5: Lega, Civica, Verdi, Ual e Patt. Qualche annotazione: i monogruppi hanno a disposizione 7.142 euro di budget (la metà di quanto ha speso l’intero gruppo del Pd composto da 8 consiglieri) e fatta eccezione per l’Idv, tutti lo hanno interamente utilizzato: Bombarda dei Verdi, Chiocchetti della Ual e quasi interamente Mario Magnani (che nel 2011 era l’unico componente del Gruppo Misto). Nerio Giovanazzi (anche lui monogruppo) ha speso circa 5 mila euro, ma essendo di minoranza ne avrebbe avuti a disposizione - lui solo - ben 12 mila.(ch.be.)

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