l'incidente a bergamo

Con il furgone contro un’auto, tre morti

Sull’utilitaria, ferma in coda sull’A4, un imprenditore di 24 anni con due amici. A investirli Enrico Vicenzi, 40 anni di Peio


di Marco Filippi


TRENTO. Stavano rientrando da Milano, dopo aver assistito al concerto quando, all’altezza di Bolgare, nel Bergamasco, sull’autostrada A4, si sono imbattuti in una colonna d’auto ferme per un incidente. Alberto Casagrande, 24 anni, giovane imprenditore di Mareno di Piave, alla guida della sua Suzuki Swift, che trasportava anche i due amici e fratelli di origine albanese, Antonio e Daniela Ago, di 24 e 22 anni, entrambi di Conegliano, ha fatto in tempo a frenare e ad azionare le frecce d’emergenza.

Tragedia in autostrada, le foto dell'incidente e delle vittime

Su una Suzuki Swift, ferma in coda sull’A4, un imprenditore di 24 anni con due amici. A investirli Enrico Vicenzi, 40 anni, allenatore di sci alpino di Peio - L'ARTICOLO

Pochi istanti dopo sulla loro auto è piombato un furgone Volkswagen Caravelle della Fisi, la Federazione italiana sport invernali, condotto da Enrico Vicenzi, 40 anni, di Peio. L’impatto è stato violentissimo e l’auto è stata schiacciata tra il furgone ed una Volkswagen Passat che la precedeva, diventando una trappola mortale per i tre giovani del Coneglianese. Sono tutti morti sul colpo. Nel tamponamento a catena che ha coinvolto in tutto sette veicoli, quattro persone sono rimaste ferite, compreso Vicenzi, che ha riportato la frattura del setto nasale.

Rientro dal concerto. Il grave incidente stradale è avvenuto ieri notte, poco prima dell’una. I tre giovani coneglianesi erano di ritorno da un concerto della band inglese dei Foals, al Fabrique di Milano, unico appuntamento italiano. Casagrande, imprenditore nel settore dell’export alimentare in Senegal e appassionato di basket, era alla guida della sua Suzuki Swift. Accanto a lui c’era l’amico Antonio Ago, compagno di scuola all’Itis Galilei di Conegliano e neo laureato alla facoltà di Economia di Trieste. Nel sedile posteriore c’era, invece, la sorella di Antonio, Daniela, studentessa di giurisprudenza del capoluogo giuliano. La tragedia è avvenuta a Bolgare, in provincia di Bergamo, sulla seconda delle tre corsie della carreggiata della A4, in direzione di Venezia, tra i caselli di Seriate e Grumello.

In coda per un tamponamento. Circa mezz’ora prima, verso mezzanotte e mezzo, sulla stessa carreggiata dell’A4, era avvenuto un tamponamento tra due veicoli, un furgone guidato da un indiano ed un’auto. Il furgone nell’impatto s’era anche ribaltato ma il bilancio fortunatamente s’era limitato a due persone ferite in modo non grave. L’incidente stradale aveva causato il blocco del traffico nella carreggiata ed aveva provocato una coda, che verso l’una, aveva raggiunto la lunghezza di circa mezzo chilometro.

La tragedia. Quando mancavano 5 minuti all’una di notte, la Suzuki Swift dei tre ragazzi coneglianesi ha dovuto rallentare la corsa e poi fermarsi nella corsia centrale della carreggiata, dietro ad una Volkswagen Passat. Pochi istanti più tardi sull’utilitaria dei tre giovani è piombato a grande velocità il furgone Volkswagen Caravelle della Fisi che poche ore prima Enrico Vicenzi aveva ritirato in concessionaria a Bergamo. Il 40enne, infatti, è allenatore della squadra C maschile della nazionale di sci alpino. Si era fermato a Bergamo a cena dalla fidanzata e stava rientrando in Trentino.

L’impatto è stato violentissimo ed ha innescato un tamponamento a catena che ha coinvolto complessivamente sette autoveicoli con quattro persone ferite in modo non grave. Per i tre giovani coneglianesi, invece, non c’è stato nulla da fare. Sono rimasti schiacciati, all’interno dell’abitacolo della loro auto «Quei tre giovani - ha raccontato commosso un soccorritore del 118 - li abbiamo trovato quasi abbracciati tra loro, come se si facessero forza l’uno con l’altro. Una scena straziante anche per noi che siamo abituati a tragedie simili». La polizia stradale di Seriate ha sottoposto all’alcoltest tutti i conducenti delle altre auto coinvolte, compreso quello del furgone che ha innescato il maxi tamponamento, ma l’esito per tutti è stato negativo. La carreggiata dell’A4, in direzione Venezia, è rimasta chiusa tra i caselli di Seriate e Grumello.

Lacrime e commozione. La notizia della morte dei tre giovani ha fatto presto il giro del Coneglianese. Erano tutti ragazzi conosciuti e ben voluti. Alberto Casagrande, grande appassionato di basket, era appena tornato nella sua abitazione di via Zanin a Mareno dal Senegal dove da due anni aveva avviato un progetto di esportazione di carni e alimenti assieme ad un socio africano. Era entusiasta per aver coronato il suo sogno di diventare imprenditore. Lascia i genitori Pierluigi, ex dipendente della polli Aia,e Maria Teresa ed i due fratelli, Edoardo e Massimo, giocatori della Rucker Basket di San Vendemiano, nelle cui file, in passato, militava anche Alberto. Un dolore ugualmente immenso per la famiglia Ago, originaria dell’Albania, che nella tragedia di ieri notte ha visto morire i loro due figli. Il padre Vulnet, cuoco, e la madre Pramvera, casalinga, ieri mattina, assieme ai genitori di Alberto, sono andati a Bergamo per effettuare lo straziante compito di riconoscere le salme dei figli.

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