Comunità, ammanco di 700 mila euro

Il buco provocato da Pedergnana si allarga. Chiesta la restituzione di 450 mila euro agli utenti



TRENTO. Gli ammanchi provocati alle casse della Comunità di Valle dell’Alta Valsugana dall’ex funzionario infedele Paolo Pedergnana superano i 700 mila euro, anche se il calcolo è ancora incompleto e si potrebbe salire di molto. E’ quello che ha spiegato ieri alla prima udienza del processo nei confronti di Pedergnana il presidente della Comunità Mauro Dalla Piccola. Il presidente è stato sentito come testimone nel processo. Ha spiegato che la Comunità ha già inviato la richiesta di restituzione ad utenti che hanno avuto da Pedergnana contributi indebiti per 450 mila euro. Ma le verifiche stanno andando avanti e presto potrebbero essere inviate nuove richieste agli utenti. Sulle richieste già inviate è in corso attualmente una battaglia al Tar di Trento. Infatti gli utenti hanno impugnato tutte le richieste di restituzione dei contributi elargiti irregolarmente dal funzionario infedele.

Dalla Piccola ha anche spiegato che gli era stato riferito che Pedergnana riceveva negli uffici della Comunità gli utenti e si faceva consegnare delle somme in denaro come restituzione di contributi non dovuti. Il presidente della Comunità ha anche raccontato che ha deciso di presentare denuncia nel dicembre 2011 nello stesso giorno in cui gli venne segnalata un’incongruenza sui contributi sociali.

Pedergnana si è licenziato dalla Comunità di Valle. Ha già subito il sequestro della casa sia da parte della magistratura ordinaria che da parte della Corte dei Conti. E’ accusato di truffa contro la Comunità di valle Alta Valsugana. Gli investigatori della Guardia di Finanza si sono concentrati in particolare sui sussidi e sulle prestazioni che sono state erogate dall'ente fra il 2006 e il 2011 e hanno sentito un centinaio di testimoni, persone che avevano a che fare con il funzionario perché percepivano il reddito di garanzia, i sussidi per le spese dentistiche, i rimborsi per le rette della materna o per il pagamento di bollette e affitto. In base a questi controlli, per la Finanza la truffa avrebbe permesso a Pedergnana di appropriarsi di 80 mila euro su un totale di circa 180 mila euro di aiuti erogati e considerati irregolari. Ma le dimensioni del danno, come spiegato ieri dal presidente della Comunità di valle Alta Valsugana sarebbero molto più ingenti.













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