Comune unico a Primiero raccolte 250 firme in 2 ore

Partenza lanciata per la petizione promossa da Gaio, Gubert e Meneguz Ieri a Fiera il documento sottoscritto anche dai sindaci di Imer e Sagron Mis


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Ormai la macchina è partita e stavolta è difficile che si fermi prima di giungere a qualche risultato tangibile. Stiamo parlando della voglia di giungere a un Comune unico in Primiero. Ieri in due ore sono state raccolte più di 250 firme sulla petizione proposta da Maurizio Gaio, Daniele Gubert e Paolo Meneguz. Intorno al tavolo per la raccolta delle firme, posizionato in piazza Negrelli a Fiera di Primiero dalle 10.30 alle 12.30, si è subito formato un capannello con gente che discuteva e pochi che curiosavano, poiché si accingevano presto a firmare e poi ad incoraggiare ad andare avanti.

«La prima uscita è stata molto positiva», ci ha detto Maurizio Gaio, ex assessore alla Comunità di valle, dimessosi proprio perché non vedeva andare avanti nulla di concreto verso l’unificazione dei Comuni come aveva messo nel programma della sua lista. Altrettanto ottimista è stato Paolo Meneguz, già candidato alla presidenza della Comunità e che aveva chiamato la sua lista proprio “Primiero una unita unica”. Ed ha aggiunto: «Stiamo programmando assieme agli altri le prossime uscite e ulteriori iniziative». Soddisfatto anche Daniele Gubert: «Stiamo andando bene. Questo è un primo passo, ne seguiranno altri ancora più concreti; non è cosa facile, ma oggi siamo stati spronati a provare a fare ancora più presto».

Nella petizione si chiede infatti ai futuri candidati sindaci per le amministrative del 2015 di sottoscrivere una dichiarazione vincolante che abbia proprio il fine di indire un referendum per unificazione degli otto Comuni di Primiero. Così facendo nel 2016 si potrà svolgere la consultazione e, al più tardi nella primavera del 2017, si potrà eleggere il consiglio comunale di Primiero.

Ma fra i firmatari c’è stato chi ha chiesto di procedere subito, già con le attuali amministrazioni, prospettiva che va però a cozzare con la realtà. E’ vero che fra i firmatari ci sono stati i sindaci di Imer e Sagron Mis, entrambi con qualche distinguo, in particolare il sindaco di Sagron Mis Luca Gadenz, ma degli altri sindaci non si è visto nemmeno l’ombra e - ammettendo che possano essere stati fuori sede - non c’è stato nemmeno un cenno di approvazione ai promotori. Discorso a parte va fatto per il sindaco di Siror che è venuto al tavolo per la raccolta firme e, correttamente, ha dichiarato che non intendeva firmare. Ma Siror, ricordiamo, è stato il paese che ha affossato il referendum sulla fusione dei tre Comuni che fanno parte dell’Unione Alto Primiero (Tonadico, Sagron Mis e Siror).

Ed ecco che nell’immediato l’azione dei promotori si concentrerà nei confronti dei candidati, sindaci e consiglieri, alle prossime consultazioni amministrative che si svolgeranno il 4 maggio a Transacqua. A loro sarà chiesto in modo formale la sottoscrizione dell’impegno alla convocazione del referendum per l’unione dei Comuni. E bisogna dire che sembrerebbero di buon auspicio le notizie secondo le quali i possibili candidati sindaci abbiano già dato una adesione di massima. Come dice il detto: se son fiori fioriranno.













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