Commissione trasporti opposizione autosospesa

«Vogliamo dire la nostra e non soltanto prendere atto di decisione già assunte» Il Patt concorda: «Qualcosa non funziona». E i Socialisti: «Il servizio va ripensato»


di Roberto Gerola


PERGINE. L’opposizione consiliare non partecipa alle riunioni della commissione trasporti. Dopo le recenti polemiche dirette alla presidente e vicesindaco Marina Taffara, i tre membri della minoranza si sono autosospesi «in attesa di una presa di posizione chiara della presidente Taffara».

Donata Soppelsa (Lega Nord), Mario Roat (Civica) e Nicola Carlin (Alternativa) chiedono di «tenere in dovuta considerazione la commissione istituita con decisione univoca consiliare. Questo perché la commissione stessa sia al centro delle decisioni inerenti il trasporto urbano ed extraurbano e non sia invece un mero avallo di decisioni già intraprese. Considerate le fallimentare offerte ai cittadini, si ritiene opportuno rivedere l’intero impianto dei trasporti nel Perginese».

La decisione è stata assunta (se ne è scritto alcuni giorni fa) in quanto giudicata «inutile» visto che si occupa solo di decisioni già prese. E la prova si è avuto proprio di recente in giunta comunale con l’assessore Taffara a portare la proposta di continuare con il bus navetta per la Panarotta (ottenendone parere favorevole) senza averne parlato in commissione. Il comportamento era stato criticato dall’assessore Tessadri in nome della partecipazione e della trasparenza. Sulla mancata consultazione della commissione, alcune considerazioni sono state espresse anche da Giancarlo Conci (capogruppo consiliare del Patt e promotore della commissione). «L’organismo era nato proprio con l’intenzione di esaminare le problematiche del servizio - ci ha detto ieri - e le polemiche sorte indicano che qualcosa non funziona a differenza delle altre commissioni». È intervenuto anche Claudio Tasin (Socialisti): «È necessario rivalutare nel dettaglio l’efficacia e la sostenibilità del servizio alla luce dell’inutizzabilità del servizio pur consapevoli della sua importanza».

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