Centro storico, il Patt esce dalla maggioranza

Condini: «Il Pd imponeva le scelte». Ora il centrosinistra ha 9 consiglieri contro i 10 delle minoranze



TRENTO. Saltati definitivamente gli equilibri politici all’interno del Consiglio circoscrizionale Centro storico Piedicastello. Dopo gli spostamenti di alcuni consiglieri da un partito all’altro con la scomparsa della rappresentanza Pdl, l’incremento nelle fila del gruppo misto e i continui dissapori all’interno della stessa maggioranza, lunedì il Patt ha comunicato ufficialmente la sua uscita dalla maggioranza. In questo modo i consiglieri del Pd e dell’Upt si ritrovano ora senza più i numeri per essere una maggioranza reale: su un totale di 19 consiglieri, infatti, soltanto 9 appartengono al gruppo di maggioranza e 10 alla minoranza. Situazione piuttosto delicata, soprattutto considerato che sabato si vota per le primarie di coalizione del centrosinistra autonomista e che la circoscrizione Centro storico è la più grande della città con il 20% della popolazione. «La coalizione aveva molto di sinistra, poco di centro e nulla di autonomista», ha spiegato Michele Condini (Patt), vicepresidente della circoscrizione. «Il Pd ha sempre imposto le scelte senza confrontarsi con il Patt, come da ultimo accaduto con l’approvazione delle priorità di bilancio, assoggettato a decisioni già prese in giunta». La notizia dell’uscita del Patt dalla maggioranza, anche se non ha colto di sorpresa i consiglieri del Pd, sembra la logica conseguenza dopo numerose sedute del consiglio durante le quali il Patt si è il più delle volte astenuto su documenti proposti dalla sua stessa maggioranza. «I consiglieri del Patt avevano ricevuto per tempo le proposte di bilancio – ha affermato con forza il presidente Melchiore Redolfi - se il vicepresidente Condini aspira a diventare presidente dovrà presentare mozione di sfiducia nei miei confronti perché io non ho alcuna intenzione di dimettermi». Con la richiesta al presidente Redolfi di verificare se il numero di consiglieri circoscrizionali sia sufficiente per poter dichiarare l’esistenza di una maggioranza all’interno della circoscrizione, i consiglieri Michele Condini e Davide Franceschini (Patt), Maurizio Daldon, Michele Marchetti e Fabio Ferrari (Progetto Trentino) e Gianni Festini Brosa (Lega) hanno abbandonato la seduta del consiglio impedendo il proseguimento dei lavori. Prima conseguenza: il mancato finanziamento della festa di Sant’Apollinare, in quanto in mancanza del numero legale dei consiglieri presenti il consiglio non ha potuto votare.

(m.b.)













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