Carlo Spagnolli è uscito dal coma

Il medico, portato all’ospedale di Trento dallo Zimbabwe dopo l’infarto, ha superato la fase più critica


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Carlo Spagnolli è uscito dal comma farmacologico ed ora respira senza l'ausilio dei macchinari. Una bella notizia, quella che arriva dalla rianimazione del S. Chiara di Trento dove il medico missionario laico era stato trasportato in extremis dallo Zimbabwe dopo essere stato colpito da un infarto. Le sue condizioni restano gravi, ma la fase più seria sembra ormai superata.

Una notizia che ha subito fatto il giro degli amici, e sono davvero tanti non solo in Italia ma anche in Africa, che "tifano" e pregano per Carlo Spagnolli. Ma il momento più bello ed emozionante è stato l'incontro con i figli Francesco e Giovanni arrivati dagli Stati Uniti ed Elisa rientrata dallo Zimbabwe per stare vicino al loro papà. «Carlo - gli ha detto il fratello Paolo, medico a Negrar, che lo sta assistendo in questi giorni - c'è una bella sorpresa per te che hai dormito tutta la settimana. Vuoi vederla?». Con un cenno del capo e un sorriso ha risposto di sì. E in quel momento sono entrati nella stanza dell'ospedale i suoi tre figli che hanno potuto salutare ed abbracciare, anche solo per un istante, il loro papà. Momenti di felicità e di commozione: Carlo, pur essendo debilitato, è riuscito a scambiare qualche parola con i suoi ragazzi.

Dunque un recupero c'è stato anche se ovviamente il percorso per una completa riabilitazione si presenta ancora lungo. Ma Carlo Spagnolli sa di poter su un'assistenza sanitaria di prim'ordine e sul sostegno di molti amici, in primis quelli dell'Associazione Spagnolli-Bazzoni, che non smettono mai di chiedere informazioni e di pregare per lui.  Una catena di solidarietà che arriva fino in Africa e che aiuta a sostenere anche i familiari in questi drammatici momenti. «A Carlo ho portato i saluti di tutti - racconta il fratello Paolo - e lui ha dimostrato il suo apprezzamento. E un ringraziamento che noi tutti familiari vogliamo rivolgere ai medici e a tutto il personale che lo assiste con competenza, professionalità e umanità».

Un grazie va anche ai volontari (il coro Sing the Glory, il professor Cerra e studenti del Fontana) che sabato ai supermercati Poli hanno promosso un volantinaggio per sensibilizzare i clienti a donare i punti della Duplicard all'Associazione Spagnolli per l'iniziativa: "Combattiamo l'Aids in Zimbabwe". I punti (scadenza 24 marzo) possono trasformarsi così in un grande regalo: acquistare farmaci antiretrovirali per combattere l'Aids.













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