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Capotreno pestato da un passeggero

Il controllore gli aveva contestato il biglietto, il giovane lo ha preso a calci e pugni: costola rotta e trauma facciale



TRENTO. Grave aggressione sabato sera sull’ultimo treno da Bassano del Grappa a Trento. Vittima un capotreno residente in Trentino, L.Q. le sue iniziali, che ha contestato la validità del biglietto di un passeggero: quest’ultimo ha reagito violentemente. Il controllore è finito a terra, preso a calci e pugni: per lui la prognosi è di una costola rotta e una forte contusione facciale.

L’episodio è accaduto sotto gli occhi allibiti di altri passeggeri che erano a bordo del Minuetto partito da Bassano in direzione Trento. Era l’ultimo treno della giornata e chi viaggiava sul convoglio racconta che a bordo c’era anche una comitiva olandese con dei bambini di ritorno da una gita a Venezia. Tutto è cominciato con un normale controllo dei biglietti, poco dopo la partenza dalla stazione veneta. Il capotreno stava svolgendo il suo lavoro quando si è imbattuto in un passeggero che viaggiava, apparentemente tranquillo, con la bicicletta a bordo treno.

Al momento del controllo, il capotreno ha verificato che il giovane, un trentenne macedone residente in Trentino, aveva un abbonamento valido per il solo territorio trentino ma non per la tratta veneta. Di fronte alla contestazione, l’uomo avrebbe sollecitato il controllore a fargli il verbale, ma quando il capotreno gli ha chiesto la carta d’identità, il ragazzo ha reagito avvicinandosi minaccioso. Il capotreno ha avuto solo il tempo di intimargli di allontanarsi, quando è partito il primo cazzotto che gli ha fatto perdere l’equilibrio. Ma l’incubo per lui non era finito: una volta finito a terra, è stato preso a calci e pugni, sotto gli occhi di altri passeggeri, in particolare un ragazzo che avrebbe testimoniato di aver visto tutta la scena. Secondo alcuni le modalità dell’aggressore fanno pensare ad un esperto di arti marziali.

Riuscito a rialzarsi, il capotreno ha raggiunto la cabina e si è chiuso dentro. Soccorso dal collega macchinista che lo ha aiutato e poi sostituito, in base alle regole delle ferrovie avrebbe potuto fermarsi alla stazione successiva e chiedere un intervento. Ma il rischio era che il treno fosse soppresso, con ripercussioni per i passeggeri. Alla fine è stato deciso di portare il convoglio a fine corsa, alla stazione di Trento, ma il personale del treno ha comunque subito allertato le forze dell’ordine che sono intervenute alla prima stazione utile, Grigno, dove i carabinieri di Borgo sono intervenuti fermando l’aggressore. Il capotreno è invece stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti: gli sono state riscontrate la rottura dell’ultima costola e una contusione facciale. Nelle prossime ore è attesa la sua denuncia.

L’episodio di sabato riporta all’attenzione il tema della sicurezza sui treni. Solo due settimane fa un capotreno è stato aggredito da un sedicenne alla stazione di Trento. Una settimana prima un altro ferroviere era stato preso a pugni sempre sulla linea Trento-Bassano, di fronte alla sua richiesta a un passeggero abitualmente privo di biglietto. Anche in quel caso erano intervenuti i carabinieri e scattata la denuncia. Ma il personale ferroviario ha paura e chiede polizia a bordo, in alternativa colleghi che affianchino i capotreni.













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