Camera di commercio, il terziario avanzato tiene

I dati dell’indagine: l’occupazione è cresciuta dell’otto per cento in meno di vent’anni



TRENTO. Tiene il settore economico delle aziende del terziario avanzato e dei servizi alle imprese in Trentino, nonostante la cattiva congiuntura economica. Sia nel fatturato che nell’occupazione, in analogia con il resto d’Italia. Lo indicano i dati emersi dalla prima indagine condotta sul settore del terziario avanzato dal servizio studi ricerche della Camera di commercio di Trento, presentati nella sede della Camera stessa, nel capoluogo trentino. L’occupazione in questo settore, a quanto emerso, è passata dal 61,8% del 1993 al 69% del 2010, mentre nello stesso periodo nel resto del Paese dal 60,3% al 67,6%. L’indagine è stata condotta nel periodo compreso tra luglio e dicembre 2011, su un campione di 411 aziende locali, ossia quelle con più di 4 addetti e con complessivi 13.293 dipendenti. L’universo di riferimento del terziario avanzato in Provincia di Trento riguarda 3.372 imprese con 22.070 addetti. «La crescita del terziario avanzato è imputabile - ha sottolineato Adriano Dalpez, presidente della Camera di Commercio di Trento - alla trasformazione delle attività del comparto manifatturiero, che ha spostato le attività più produttive nei Paesi a basso costo e ha mantenuto invece in loco le funzioni terziarie».

Il settore è connotato da imprese di piccola o microdimensione: il 55,5% ha un numero di dipendenti compreso tra 5 a 10, il 22% si colloca tra gli 11 e i 20, e solo il 12,7% conta oltre 50 addetti. Delle 441 imprese del campione, 220 hanno sede nella valle dell’Adige con 7.000 addetti. La forma giuridica prevalente è quella della società a responsabilità limitata (47,2%), mentre le cooperative coprono il 12%. Il 37,9% sono imprese che operano nei servizi di informazione e comunicazione, di cui il 41% sono maschi. Al secondo posto per densità si trovano le imprese di attività professionali, scientifiche e tecniche con un tasso del 26,5%. Sul fronte dei servizi alle imprese invece il 35,6% è costituito da attività di noleggio e agenzie di viaggio. Il terziario avanzato in Provincia di Trento ha come quasi esclusivo mercato di riferimento quello locale con il 72,3% delle vendite, solo in parte quello nazionale (26%). La percentuale di fatturato che riguarda le esportazioni è esigua e pari al 5,4%. L’incidenza dell’export risulta eccezionalmente alta per il settore della ricerca scientifica e sviluppo, con il 36,9%, e nelle attività degli studi di architettura, ingegneria, collaudi e analisi tecniche, con il 17,3%. Il 75% delle imprese ha assunto laureati, per lo più ingegneri, seguiti da economisti e da diplomati in sociologia. Il 50% degli addetti è comunque in possesso del diploma di scuola media superiore. I maschi rappresentano il 72,8% degli imprenditori e l’82,8% dei dirigenti, mentre coprono solo 39,1% degli operai e impiegati generici.













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