Caldonazzo, appalto per gestire il nido

L’asilo, che ospiterà 33 bimbi, è quasi pronto: bando da 1,5 milioni per tre anni. Il consiglio vara le aliquote Imu e Tasi


di Luigi Carretta


CALDONAZZO. Le tasse comunali hanno tenuto banco nell'ultima seduta del consiglio comunale, ma tra una percentuale e l'altra c'è stato anche il tempo per parlare del nuovo asilo nido. Mentre si stanno aspettando gli arredi per completarlo si sta, infatti, per provvedere all’assegnazione dell’appalto di gestione da parte di una cooperativa esterna, formula scelta in quanto permetterà alle casse comunali un risparmio previsto di circa il 20% del costo totale. La cifra complessiva dovrebbe quindi aggirarsi attorno al milione e mezzo di euro per tre anni, e la struttura potrà ospitare fino a 33 bambini.

Tornano alle imposte, anche il Comune di Caldonazzo è alle prese con il rebus della Tasi e della nuova Iuc, l’Imposta unica comunale che riunisce, per ora, Imu e Tasi, tutte nuove sigle dietro le quali si nascondono le varie nuove tasse che gli ultimi governi hanno applicato sulla casa, e sulle cui modalità di calcolo e pagamento al confusione è ancora massima. A Caldonazzo l’Imu comunque non varierà, rimanendo ferma al 4 per mille per la prima casa con una detrazione di 200 euro e al 7,6 per mille per le seconde case, mentre per quanto riguarda la Tasi, la nuova tassa sui cosiddetti servizi indivisibili come la spazzatura delle strade, il consiglio ha recepito le indicazioni della Provincia e quindi l’aliquota da pagare per la prima casa sarà dell’1 per mille con un esenzione di 50 euro e dell’1 per mille anche per i fabbricati rurali come stalle, fienili e depositi, che avranno però un esenzione sino a 300 euro, mentre a seconde case e terreni fabbricabili si applicherà un aliquota di calcolo maggiore, ossia 1,50 per mille. E’ stata approvata anche la norma che esenta dall’Imu i terreni con forme particolari, come ad esempio quelli stretti e lunghi, e in questo caso basterà presentare agli uffici comunali una relazione di un tecnico che attesti le caratteristiche della particella. Esenzione anche per gli edifici inagibili, che dovranno essere dichiarati tali da un apposita perizia di parte. Bisogna però fare attenzione alla convenienza economica di un eventuale risparmi che dovesse provenire da questa dichiarazione, perché se in futuro il fabbricato dovesse tornare agibile con una nuova destinazione dichiarata si dovranno pagare gli oneri di urbanizzazione ex-novo, e anche il suo valore di mercato, in caso di vendita, sarebbe inferiore.

Il Comune spedirà una lettera contenete sia il modello F24 per il pagamento della prima rata dell’Imu a giugno, sia alcune spiegazioni per la rata di dicembre della Tasi, illustrando i vari casi e dando tempo sino al 30 settembre prossimo per richiedere eventuali esenzioni o riduzioni.













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