Calcio: la politica al capezzale del Trento

Documento bipartisan a favore della squadra. C'è il nuovo ds: Casagrande


Daniele Loss


TRENTO. Maggioranza e opposizione insieme per il Trento Calcio. Mentre il sindaco Andreatta attende le prossime mosse di Fattinger, otto consiglieri comunali si muovono e firmano un documento pro Trento. L'intenzione è lodevole, adesso si attendono proposte concrete.
L'intento di Scalfi, Robol e Bungaro (Pd), Pisoni (Upt), Bridi (Lega Nord), De Eccher e Giuliano (Pdl) e Piffer (Civica per Trento) è quello di dare un segnale alla cittadinanza e dimostrare che le istituzioni, e non solo il sindaco, hanno a cuore le vicende della società di via Sanseverino.
Si è parlato di azionariato popolare, di sponsor istituzionali (non male l'idea di mettere "Città di Trento" sulle maglie gialloblù), ma la conditio sine qua non è che il presidente Fattinger si faccia definitivamente da parte.
«Il Trento Calcio è indiscutibilmente patrimonio della città - questo il messaggio degli otto consiglieri - e per questo dobbiamo impegnarci tutti per smuovere le acque affinché la società possa rinascere nell'anno del suo novantesimo compleanno».
A quel punto la palla passerebbe al sindaco Andreatta, il quale dovrebbe (in brevissimo tempo) individuare uno o più imprenditori in grado di garantire futuro alla società.
E, la settimana prossima, la questione sbarcherà anche in consiglio provinciale, visto che il consigliere Marco Sembenotti (Civica per Divina) presenterà un question time riguardo proprio al Trento Calcio.
Peccato che la conferenza stampa di presentazione sia terminata anzitempo: alle 18.15 nella sala che la ospitava a Palazzo Thun è piombata Ivana Di Camillo, capogruppo del Pd, richiamando all'ordine tutti gli otto colleghi che, in fretta e furia (curioso: sia quelli di maggioranza che quelli d'opposizione), hanno dovuto salire in aula, perché il consiglio comunale stava per saltare a causa della mancanza del numero legale.
Tornando "a bomba", la domanda che tutti si pongono a questo punto è: ma Fattinger è veramente deciso a lasciare? Il presidente gialloblù si è detto disposto a cedere gratis la società (con annessi debiti che lui non è in grado di saldare), ma i segnali che sta mandando fanno pensare all'intenzione di proseguire la propria avventura.
È di ieri, infatti, la notizia che il trentino Flavio Casagrande, ex dirigente dell'Hellas Verona, già direttore generale del Mezzocorona (nel 2007-2008) e lo scorso anno diesse del (fallito) Domegliara, è il nuovo direttore sportivo gialloblù. Montefameglio, a differenza di quanto affermato da alcuni maleinformati, dunque non resterà e sarà costretto a farsi da parte.
Ma che senso ha ingaggiare un direttore sportivo a metà stagione se l'intenzione è quella di lasciare? Oggi, intanto, la squadra dovrebbe riprendere ad allenarsi. Il condizionale è però d'obbligo. il Trento naviga a vista e in acque che definire burrascose è puro eufemismo.













Scuola & Ricerca

In primo piano