Calano i furti, ma sono oltre 16 al giorno 

Sono il 5% in meno. Aumentano gli arresti per spaccio e le segnalazioni per violenza domestica: le donne denunciano di più



TRENTO. Per il suo compleanno, il 204esimo, anche l’Arma trentina ha fatto il bilancio dell’ultimo anno. Un bilancio, come ha spiegato il colonnello Luca Volpi, comandante provinciale, che ha voluto presentare «ai nostri azionisti che in definitiva sono tutti i cittadini del Trentino». E il bilancio è positivo con un calo dei reati del 9 per cento. Sugli oltre 14 mila totali, sono stati quasi 12 mila quelli perseguiti dai carabinieri con 362 arresti e 3.460 denunce. Segno negativo anche per uno dei reati più «popolari» ossia i furti che sono scesi del 5,27 per cento, passando da 6.370 a 6.034. «Non lo dico certo con atteggiamento trionfalistico - ha detto il colonnello Volpi - visto che ce ne sono 6.034 di troppo ma solo per sottolineare l'attenzione posta dai carabinieri nel contrasto a questo odioso delitto e come punto di partenza per continuare ad aggredire il fenomeno con sempre maggiore intensità, naturalmente nel rispetto di quelli che sono gli strumenti che la legge ci fornisce». In calo anche le rapine (42 contro 66). A proposito della lotta allo spaccio di stupefacenti, il comandante Volpi ha detto che si tratta di «un'attività impegnativa dal punto di vista investigativo e che necessita anche tempo per ottenere dei risultati concreti, ma è altrettanto fondamentale per garantire ai nostri concittadini del Trentino quella doverosa sicurezza, sia reale che percepita, alla quale hanno diritto e, nel contempo, allontanare alcuni di loro, spesso minorenni, da quel mondo così pericoloso che ruota intorno agli assuntori di stupefacenti». E ha ricordato la recente operazione alla Portela sottolineando come «altrettanta attenzione, naturalmente, è dedicata alle aree più periferiche dove, molto spesso, i carabinieri costituiscono l’unico presidio sul territorio». In aumento gli arrestati e i denunciati. Altro capitolo riguarda la violenza di genere e dentro le mura domestiche. «Reati particolarmente odiosi per la natura stessa delle vittime», Volpi ha spiegato che «se da un lato sono aumentate le denunce e le proposte di ammonimento, questo è dovuto principalmente al fatto che le donne, anche quelle straniere e di diversa cultura, si rivolgono maggiormente e con più fiducia di più alle forze dell'ordine». 69 le proposte di ammonimento per lo stalking, 48 le denunce, 54 le proposte di ammonimento per violenza domestica e 10 i provvedimento di allontanamento dalla casa.

E poi c’è l’opera di informazione e di prevenzione con «incontri nelle scuole con i ragazzi ma anche con gli insegnanti e i genitori, nell’ottica di fare squadra per contrastare l’assunzione di stupefacenti, il cyberbullismo e la violenza di genere».

41.584 le telefonate alle quali ha risposto la centrale operativa, 4099 le pattuglie e 32.453 le attività di perlustrazione. Per quanto riguarda i carabinieri del Nas, è di oltre 3o milioni il valore di quanto è stato sequestrato (fra farmaci, animali e oggetti pericolosi) mentre quelli del Noe hanno effettuato su tutto il territorio 91 controlli dei quali 19 sono risultati non conformi. E i militari quest’anno sono stati impegnati nella delicata indagine sugli appalti sanitari in Alto Adige. Ai carabinieri e ai loro famigliari presenti ieri nel cortile della caserma, anche il sentito saluto del generale Massimo Mennitti. (m.d.)













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