C’è una taglia di 500 euro sul killer della cerva

L’europarlamentare Andrea Zanoni: «Offro una ricompensa a chi farà il nome del brutale assassino dell’ungulato e che poi ne ha abbandonato la carcassa»


di Marika Caumo


BORGO. Taglia di 500 euro sull’assassino della cerva. La offre l'europarlamentare Andrea Zanoni, che ha deciso di ricorrere ai metodi che si usavano nel vecchio “Far West” per risalire alla mano che nei giorni scorsi ha ucciso l’ungulato abbandonandone i resti lungo una scarpata alla confluenza fra il Brenta e il torrente Moggio. Una taglia come si usava per i banditi dunque, perché questo è il bracconiere autore del fatto.

La ricompensa, e di questi tempi 500 euro certo fanno comodo, andrà a «chi farà il nome del brutale assassino della cerva», spiega in una nota Zanoni, che è vicepresidente dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali al Parlamento Europeo. Ed invita a compiere indagini a 360 gradi per individuare il responsabile, chiedendo a chiunque abbia visto qualcosa di sospetto di rivolgersi subito alle autorità.

«L’efferatezza di un gesto del genere non lascia spazio a tanti commenti. Figuri che si macchiano di atti al di fuori di qualsiasi regola devono essere individuati e puniti in modo esemplare - aggiunge -. Ora devono essere compiute indagini serrate che portino nel più breve tempo a chiudere la rete intorno all’autore. Vista la vicinanza del ritrovamento al campo sportivo e alla pista ciclabile ci sono buone possibilità che qualcuno abbia visto qualcosa che potrebbe rivelarsi essenziale per gli inquirenti. Offro una taglia di 500 euro a chi indicherà il nome del colpevole», conclude.

L'animale era, infatti, stato rinvenuto venerdì scorso, spolpato, disossato, con le gambe amputate e senza la mandibola, nella zona vicina al centro sportivo, a pochi metri dalla pista ciclabile. Sul posto erano intervenuti il sindaco di Borgo, le autorità sanitarie, la polizia locale e il corpo forestale che ha inviato in procura la notizia di reato. La cerva abbattuta sarà considerata come un capo regolarmente assegnato alle doppiette della zona, e quindi depennato dal loro piano abbattimenti.

«E' chiaramente una provocazione forte, come lo è stata la mia quando ho detto che avrei mandato il conto per il recupero e lo smaltimento ai cacciatori», commenta il sindaco Fabio Dalledonne, ricordando come Zanoni nonostante l'impegno di europarlamentare, sia presente e si interessa anche di cosa accade nei piccoli paesi.

«Apprezzo l'iniziativa, non so se avrà efficacia ma va verso la direzione di smuovere qualche coscienza, togliere certi veli d'omertà ed evitare che tali fatti si ripetano. La zona è frequentata da chi passeggia o fa sport, ci sono alcune case, qualcuno può aver visto. Comunque Polizia Locale e Forestale stanno lavorando». Nei giorni scorsi il sindaco ha incontrato i cacciatori di Borgo. «E’ stato tolto loro un capo, sono stati già penalizzati. E se si fosse trattato di uno sfregio compiuto da qualcuno di fuori? Sinceramente non penso che loro avrebbero fatto una simile “porcata“», conclude.

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