Btb, Marangoni eletto presidente"Saremo la banca dell'Euregio"

Il nuovo consiglio d'amministrazione vuole puntare sulla territorialità. "Ma non parliamo di banca dei trentini, noi guardiamo all'Alto Adige e al Tirolo". Michl Ebner vicepresidente



TRENTO. «Non le mancano né i requisiti, né la volontà. La Banca di Trento e Bolzano è determinata a riconquistare la sua presenza storica in regione. E’ questo il nostro impegno». Così, in poche, chiare parole Mario Marangoni, appena eletto alla presidenza del rinnovato cda, ha sintetizzato la strategia dell’istituto di via Mantova. La vice presidenza è stata affidata a Michl Ebner.
 «Si lasci perdere, per favore, la storia della “trentinità” perduta. I clienti di Btb sono equamente distribuiti tra Trentino ed Alto Adige; da tempo, poi, l’istituto opera con soddisfazione nel Tirolo del Nord. Btb è una banca dell’Euregio: questo è il carattere che intendiamo esaltare».
 Marangoni, calatosi subito nel ruolo assegnatogli ieri nel corso della prima riunione del cda eletto venerdì scorso, non ha smesso il piglio diretto di capitano d’industria. «L’istituto, ho sentito dire, avrebbe perso il radicamento territoriale. Non è così. Forse è qualche concorrente che vorrebbe sradicarlo con le chiacchiere mediatiche. Dicerie infondate. Questo cda sosterrà gli interessi della banca, dei clienti, del territorio».
 Territorialità sì, trentinismo no. Il neo presidente, con questo chiarimento, ha rinnovato la strategia di Claudio Demattè, il presidente scomparso nel 2004, smarcandosi così da chi lamenta una supposta e, a suo giudizio, infondata “lontananza” della banca dalle imprese e delle famiglie.
 Certamente Btb è saldamente controllata (75%) dal gruppo Intesa Sanpaolo. Ed i servizi bancari, finanziari e di consulenza sono forniti con la qualità del maggiore gruppo creditizio italiano. Ma altrettanto vero è che la stessa presidenza Marangoni, assieme alla vice presidenza affidata a Michl Ebner, numero uno della Camera di commercio di Bolzano, ed alle nomine, perfezionate ieri, dei consiglieri Michael Atzwanger, Franco Bolner, Adriano Dalpez (presidente della Camera di commercio di Trento) e di Matteo Lunelli nel comitato esecutivo, assicurano tutta la sensibilità e l’attenzione possibili alle richieste del territorio. Con ciò confermando le rassicurazioni pronunciate nelle scorse settimane dal presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli, e dall’a.d. Corrado Passera: apertura al territorio in un quadro di grande gruppo bancario. La riunione di ieri si è esaurita con l’assegnazione degli incarichi. «Ci rivedremo ai primi di maggio per affrontare l’agenda» ha anticipato Marangoni.
 I primi commenti alla sua elezione: «Registriamo con piacere che il timone della banca sia stato affidato ad un industriale con visione internazionale e sensibile al territorio», ha detto Ilaria Vescovi, presidente di Confindustria. «Apprezzo la scelta di un imprenditore trentino», condivide Gianni Bort, presidente dell’Unione, «sono certo che avrà l’attenzione verso le piccole imprese sempre dimostrata dal suo predecessore, il presidente Mario Calamati













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