Botte alla moglie coi quadri di casa

Ne ha rotti dieci sulla schiena della donna: ha patteggiato un anno e 10 mesi



TRENTO. Le ha fatto di tutto: violenze fisiche e violenze psicologiche. Numerosi episodi fra il 2007 e il 2013 con lui come aguzzino e lei come vittima. Marito e moglie uniti in un rapporto che aveva preso una pericolosa piega violenta e che ieri è finito in tribunale. Con il patteggiamento della pena ad un anno e dieci mesi.

Il primo episodio che è stato documentato dalla procura è del 2007 ed è un’esplosione di violenza che appare difficile da credere. Sì perché l’uomo - a quanto pare ubriaco - in quell’occasione aveva strappato dalle pareti della casa coniugale dieci quadri spaccandoli - cornice compresa - sulla schiena della moglie uno alla volta. Un episodio che - purtroppo - non è rimasto isolato. Ci sono stati poi gli schiaffi dati quasi fossero un’abitudine quotidiana. E che è andata avanti per cinque anni fino a quando lui non è stato allontanato dall’abitazione. Ma, in quegli anni la violenza è tornata con forme più aggressive come quella volta, nell’autunno del 2011, in cui aveva spintonato più volte la donna buttandola a terra e provocandole, infine, un pericoloso attacco epilettico. E poi ancora, un anno dopo le ha scagliato contro una padella che si trovava sui fornelli e l’ha pure minacciata di morte tenendo un coltello in mano. Episodio questo che era stato giudicato di tale gravità da ottenere un atto di allontanamento dell’uomo dalla casa coniugale. In mezzo c’erano stati anche gli insulti e le minacce, pesanti, di morte. Frasi come «devi immediatamente chiudere la bocca altrimenti ti uccido» e poi ancora «ti taglio la testa» e anche davanti ai carabinieri aveva continuato minacciando la moglie di buttarla giù della finestra. Una situazione difficile quella in cui la donna era costretta a vivere. E a parte le lesioni che l’uomo le provocava con la sua violenza fisica, questa difficile conviveva aveva provocato nella donna un fortissimo stato di stress che ha avuto anche delle conseguenze pesanti e difficili da gestire sulla sua salute. La cui colpa sembra fosse solo quella di aver scelto lui come marito.

La denuncia della donna e le verifiche dei carabinieri hanno portato ad un corposo capo d’imputazione e ieri c’è stata la decisione del giudice La Ganga che ha accolto l’ipotesi di patteggiamento ad un anno e 10 mesi.

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