Biker appiedati in centro Molti non vedevano l’ora

Nei bar e in piazza l’iniziativa dell’amministrazione riscuote consenso E su Facebook «la mano nera» (alias Mario Matteotti) scatena un vivace dibattito


di Gianluca Marcolini


ARCO. «Chi protesta sembra sempre più numeroso di quello che è in realtà. In questo caso, accanto a qualche lamentela, c'è anche una folta schiera di persone, probabilmente la maggioranza, che è assai contenta della decisione presa dalla giunta comunale». Dal gruppetto di signore a spasso per il centro storico si leva una voce unanime: l'amministrazione arcense ha fatto bene a mettere un freno ai biker che sfrecciano in via Segantini, obbligandoli a smontare dal sellino e a percorrere a piedi, spingendo la bici, i 50 metri che separano il Caffè Trentino dall'Ottica Braus.

Il fronte favorevole al divieto posizionato dal sindaco Paolo Mattei e dall'assessore Roberto Bresciani si sta saldando e persino organizzando, come dimostra il tam-tam che sta prendendo forza. Il movimento di opinione si sta espandendo grazie alle forme di comunicazione più arcaiche, come le chiacchiere nei bar e nelle piazze, e a quelle maggiormente in voga oggi, i "salotti virtuali" come i social network, Facebook in primis. In giro per il centro storico è facile trovare delle mamme con bimbi al seguito che elogiano apertamente l'iniziativa, benedicendo il cartello che ha eliminato i rischi e i disagi creati dall'incessante passaggio di bici. «E non è vero che non si è mai verificato un incidente – commentano – perché ruzzoloni, tamponamenti, cadute e scontri, fortunatamente non gravi, ve ne sono ogni settimana». Gira anche voce di qualche ciclista, evidentemente fan di Cipollini, finito addosso alle fioriere e ai cestini dei rifiuti a causa dell'alta velocità. Il primo cittadino dice di aver ricevuto svariati complimenti per la decisione assunta e che di certo non tornerà sui suoi passi.

Non è difficile, poi, trovare negozianti in disaccordo con la linea assunta dall'Assocentro, che ha fortemente criticato la decisione dell'amministrazione comunale (il presidente Buno Lunelli ha annunciato una sorta di disobbedienza civile). Su Facebook, poi, è scoppiato il dibattito animato dal “grillo parlante” della politica arcense, che firma i propri interventi come “la mano nera”. La sua lettura dei fatti, in difesa della scelta operata dal Comune, ha scatenato una ventina di commenti ed è stata condivisa da una trentina di persone. «Senza contare tutte le telefonate di solidarietà che ho ricevuto in questi giorni – scrive nel suo profilo La mano nera, al secolo Mario Matteotti (ormai non è più un mistero) – significa che siamo in tanti a pensarla così, speriamo che l'amministrazione non decida di tornare indietro. Anzi, l'auspicio è che prolunghi il divieto fino al ponte. Evviva le bici spinte a mano!».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano