Bici d’epoca: ora la mostra, poi il museo

Dopo i paracarri, un’altra collezione di Dario Pegoretti: saranno visibili in sala Maier, ma l’obiettivo è una «permanente»


di Roberto Gerola


PERGINE. Sono una trentina i campioni di ciclismo che troveranno “menzione” nella mostra che Dario Pegoretti allestirà da domenica prossima a domenica 17 novembre in sala Maier. Pluricampione anche lui, sarà in ottima compagnia. I campioni saranno ricordati attraverso le loro biciclette, in sella alle quali hanno vinto prestigiose gare. In sostanza, una mostra delle bici dei campioni.

Dario Pegoretti è anche l’ideatore, il promotore, il custode del “Museo del Paracarro” realizzato e costantemente arricchito di nuovi “pezzi” (tanto da superare i 200) a pochi metri dalla sua abitazione a Canezza. Paracarri, quei manufatti che hanno visto i corridori pedalare sotto il sole o la pioggia, se non addirittura la neve. Ebbene, il museo del paracarro sarà affiancato da quello delle bici dei campioni che Pegoretti intende appunto allestire nelle dirette vicinanze, con quei “testimoni” che tiene in garage, ma che intende appunto esporre (per ora) in una mostra e poi in un museo. Sono campioni trentini, principalmente perginesi o dell’Alta Valsugana, tanto per limitare in qualche modo la collezione di bici. Gli sono state regalate, prestate, altre le ha acquistate. Così, Canezza diventa sempre più luogo sacro ai ciclisti e agli appassionati di ciclismo. In mostra, anche bici storiche come quella di Ermanno Moser, una “Maino” del 1935, oppure di Guido Janeselli (di Bosentino), una “F. Perini” del ’20. Per loro anche una descrizione tecnica: la “Maino” presenta giro ruota, freni Universal, sella Brooks, cerchi Nisi in alluminio. Ancora meglio per la “F.Perini”: giro ruota, gruppo e mozzi Eusebio, cerchi in legno. Tra le bici esposte spuntano nomi come: Lino Zanei con la Ligie usata nel 1957 in Francia, Claudio Giacomelli (Ligie, 1962), Bruno Buffa (Cinelli, 1969), Claudio Morelli (Cinelli, 1971), Marcello Zampedri (Torpado, 1955), Carlo Prada (Ottusi, 1958), Armando Zaninelli (Bianchi, 1959), Giuliano Ferrari (Chiorda, 1969), Mario Nicoletti (Gbc, 1971), Eugenio Piva (Grandis, 1969), Marcello Osler (Masi, 1974 e Gios To 1975), Giorgio Zampedri (Osler, 1982), Gabriella Ermon (Osler, 1978), Paolo Alverà (Masi, 1979), Paolo Voltolini (di Borgo, Battaglin 1986), Stefano Casagranda (di Borgo, Gioss To, 1987), Daniel Oss (Caren, 1997) Giuseppe Pintarelli (Leo 1957), Fabrizio Margon (Alan, 1979), Luciano Parisi (Moser, 1976), Ivan Pintarelli (Brs Meano, 1999), Nadia Osler (titolo regione giovanissimi nel ’89) ed Elio Vicentini (Moser, 1984); e poi naturalmente, Dario Pegoretti con le sue prestigiose Alan (1972), Moser (1990), Colnago (1974), Filotex-Branca (1969).

Preziosi “documenti” di campioni scomparsi o ancora viventi: tutti con un passato glorioso, per ciascuno dei quali sarà rivissuto attraverso le mitiche due ruote. O semplicemente con foto d’epoca (come per Carlo Eccher) mentre tagliano il traguardo.

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