Arte: gli animali di Boscheri al Museo di scienze di Torino

Aperta la personale di Maurizio Boscheri “Animali in Arte, l’Arcadia della biodiversità"



Si è aperta ieri al Museo regionale di Scienze naturali di Torino, dove resterà aperta fino al 27 febbraio, la mostra personale di Maurizio Boscheri “Animali in Arte, l’Arcadia della biodiversità”, che si basa su una nuova concezione di figurazione non interessata alla resa fedele del dato reale bensì all’attribuzione di un significato altro al soggetto rappresentato, quasi sempre un animale esotico. Il lavoro artistico di Maurizio Boscheri costituisce un approccio interessante all’analisi e alla percezione dell’universo flora-faunistico, un tema di grande attualità, il 2010 è stato infatti proclamato dall’Onu Anno delle Biodiversità. La serie di circa 50 dipinti (tra originali e retouchés) presentati in mostra rappresenta un insolito approccio per conoscere la vita animale che, in luoghi lontani, scorre inviolata. “Animali in Arte, l’Arcadia della biodiversità” sembra raccogliere un mondo onirico in cui il confine tra reale e irreale, difficilmente percepibile, è talmente labile da disorientare l’osservatore. Gli animali sono dipinti con un realismo quasi fotografico e i dettagli sono estremamente curati e minuziosi. I paesaggi in cui questi si trovano, invece, sembrano illustrare un universo fantastico, completamente slegato dalla realtà. I soggetti e i contesti, però, si raccordano con armonia grazie ai cromatismi esasperati che sottolineano la carica emotiva e suggestiva delle tele di Boscheri.
Maurizio Boscheri nasce a Mezzolombardo il 5 maggio 1955. Viaggiatore fai da te, da sempre innamorato della natura del mondo, senza alcuna scuola specifica inizia a dipingere nel 1997, da autodidatta. Da anni insofferente alla routine di un lavoro “classico”, come manager di una multinazionale, al ritorno da uno dei suoi numerosi viaggi inizia a dipingere in acrilico su tela. La pittura lo travolge subito con passione e trasferisce su tela tutte le emozioni, i colori e l’amore per la natura che ha accumulato dai viaggi in giro per il mondo. Il suo talento incontra immediatamente l’interesse del pubblico e viene presto notato anche dalla critica. Nel 1999 lascia l’attività manageriale per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Espone da allora in luoghi “altri” (Torre Branca, Milano - Villa Caldogno, Vicenza - Villa Borghese, Roma - Teatro Smeraldo, Milano) ed è spesso chiamato ad esporre in luoghi legati al mondo della scienza, della natura e della cultura. Ha all’attivo parecchie esposizioni personali e collettive dove ha esposto a fianco di Ligabue, Keith Haring, Francis Bacon, Folon e altri. È pubblicato tra i pittori trentini in “Arte trentina del Novecento” di Maurizio Scudiero. Vive a Laghetti di Egna, in via Principale 21, dove lavora nel suo atelier.

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