Arrestato in autostrada un corriere della droga

Residente a Rovereto ma senza fissa dimora, aveva in auto 2 chili di hashish Fermato per un normale controllo è stato tradito dall’eccessivo nervosismo



ROVERETO. Due chili di hashish, destinati per stessa ammissione del corriere che li stava trasportando sulla Autobrennero, al mercato di Rovereto e di Trento. Se li sono trovati in mano gli uomini della polizia stradale di Verona Sud domenica mattina, verso le 11,00, quando hanno notato un nervosismo eccessivo e non giustificato da parte di un automobilista fermato dalla pattuglia per un normale controllo. Eli Manuel Izcaino Rosario era a bordo della sua automobile, una Seat Leon con targa spagnola. Quando è stato fermato nella zona di Bussolengo, stava viaggiando sulla Autobrennero in direzione Nord. Nato a Santo Domingo, 31 anni, l’uomo risulta residente a Rovereto, in viale Trento, anche se di fatto non ha una dimora fissa. Lui stesso ha spiegato di vivere nell’automobile, e di spostarsi di regola fra Rovereto e Trento.

Al momento del controllo, era solo a bordo. A tradirlo l’agitazione vistosa ed incontrollabile con la quale ha reagito ad una banale richiesta dei documenti di guida. Rivelatesi peraltro inappuntabili. I due poliziotti però hanno ritenuto a quel punto opportuno procedere ad una perquisizione del veicolo. E dal bagagliaio, occultati senza nemmeno troppa cura sotto bagagli e masserizie di ogni genere, sono spuntati in un sacchetto di carta due grossi parallelepipedi avvolti in un involucro di nailon. Fosse stato un artista si sarebbe potuto pensare a dell’argilla, ma artista l’uomo non è. Non ha nemmeno tentato di negare l’evidenza: ha ammesso immediatamente che si trattava di hashish, aggiungendo che lo stava portando in Trentino su incarico di un non meglio precisato «marocchino». Che lo avrebbe pagato per il servizio ma che nulla di più sapeva dire su chi e come avrebbe poi smerciato la droga. Solo sapeva che era destinata ad essere venduta in Trentino.

L'automobilista è stato quindi arrestato e accompagnato alla Caserma di Verona Sud per gli ulteriori accertamenti del caso. L'analisi al narcotest ha confermato che si trattava effettivamente di hashish, anche se occorreranno esami più approfonditi per precisarne la qualità. Al peso, la quantità è risultata superare abbondantemente i due chili.

L'autorità giudiziaria, anche in considerazione della notevole quantità di sostanza stupefacente, ha convalidato l’arresto del corriere della droga che è stato trasferito nel carcere di Montorio, vicino a Verona. Il Gip ha disposto poi la scarcerazione con obbligo di firma giornaliera al commissariato di Rovereto, in attesa del processo.

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