Andrighi: allertati i sub di Pisogne

Il Gruppo Sebino specializzato nelle ricerche di scomparsi nei laghi


Gianfranco Piccoli


 VERMIGLIO. Il Gruppo Sebino di Pisogne, specializzato nelle ricerche in acqua, è stato allertato per la scomparsa di Flavio Andrighi, l'operaio trentunenne di Vermiglio di cui si sono perse le tracce dal 28 settembre scorso. «In questo momento siamo impegnati a Lecco, ma se ci sarà bisogno e la famiglia vorrà, noi ci saremo», ha detto il presidente Remo Bonetti, ieri in valle per un primo sopralluogo.  In val di Sole il Gruppo Sebino è già noto: nell'ottobre del 2001 hanno individuato nelle acque del lago di Santa Giustina il corpo di Sebastiano Ghirardini, il bambino di 10 anni di Caldes inghiottito dalle acque del Noce quattro mesi prima. La filosofia del Gruppo Sebino è la ricerca quotidiana e costante (in alcuni casi addirittura per anni) degli scomparsi negli specchi d'acqua dove si ritiene possano essere. In questi giorni stanno proseguendo le ricerche nel lago di Santa Giustina anche da parte del corpo permanente dei vigili del fuoco, con l'ausilio di una speciale telecamera.  Mercoledì sera il caso di Flavio Andrighi è stato nuovamente trattato dalla trasmissione di Rai Tre «Chi l'ha visto?». La sorella Patrizia si è collegata in diretta dalla sede Rai di Bolzano. Patrizia, in particolare, ha sottolineato la discrepanza tra i segnali inviati dai due cellulari che aveva in mano il fratello Flavio il giorno della scomparsa: «Mentre il cellulare con scheda Tim è risultato acceso sino alle 3.09 del mattino - ha spiegato in trasmissione Patrizia Andrighi - il secondo, con scheda Vodafone, risulta attivo solo fino alle 21.10. Perché?».  Sui tabulati telefonici intendono ora lavorare i carabinieri di Cles, che stanno conducendo le indagini sulla scomparsa di Andrighi. Al momento non viene esclusa alcun'ipotesi, anche se l'unico elemento certo in mano agli inquirenti rimane il ritrovamento dell'automobile nei pressi del ponte di Mostizzolo. Ritrovamento che farebbe pensare ad un gesto tragico, non suffragato tuttavia da conferme nella biografia di Flavio. Se davvero era in preda ad un momento di grave sconforto, non lo ha riferito a nessuno, nella cerchia degli affetti familiari e non.  

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