Allarme rifiuti, le bollette rischiano di gonfiarsi

Aumentano i costi per la raccolta e il nuovo appalto potrebbe portare all’aumento delle tariffe per gli utenti. La discarica di Zuclo chiuderà nel 2015


di Ettore Zini


GIUDICARIE. Ci sono delle grosse novità per quanto concerne la raccolta differenziata in Giudicarie. Ma i primi effetti si sentiranno dal 1° aprile 2014, quando entrerà in vigore il nuovo appalto. A sentirli saranno soprattutto i portafogli degli utenti che dovranno fare i conti con una revisione delle tariffe. Non è stato detto apertamente. Ma i numeri presentati dal responsabile del servizio rifiuti della Comunità di Valle, architetto Maurizio Polla, non lasciano adito a molte illusioni. Ci sarà un sensibile aumento del costo dell’appalto della raccolta sul territorio. E quindi è presumibile che ciò vada ad incidere in bolletta. L’argomento, all’ordine del giorno nella preassemblea della Comunità, ha illustrato con minuzia certosina la metodologia usata per la predisposizione del nuovo appalto della raccolta che sarà espletato con gli inizi del prossimo anno, in quanto la decisione della Provincia di avocare a se la gestione di tutte le discariche trentine dal 1° gennaio 2014, ha indotto i responsabili della Comunità a procrastinare di 9 mesi l’affido del nuovo appalto della raccolta, ora gestito dalla Sogap di Preore, e già scaduto il 15 di questo mese.

«In questo lasso di tempo - ha spiegato l’architetto Polla - si sta provvedendo a predisporre il nuovo capitolato d’appalto che sarà applicato al prossimo bando di concorso». E qui è emersa la possibilità, se non la certezza, che i costi possano aumentare sensibilmente. L’appalto odierno era stato giudicato alla Sogap nel 2007 per 2.080.000 annui (2.600.000 lordi) al netto di uno sconto a base d’asta del 20%. Il nuovo capitolato, aggiornato con costi non presunti, ha portato a definire il costo del futuro appalto nella non trascurabile cifra di 3.344.000 euro. E tenendo conto che l’appalto sarà espletato, non più con la formula del maggior ribasso, ma sull’offerta economicamente più vantaggiosa che dà 60 punti all’offerta tecnica e 40 al ribasso (formula adottata per evitare brutte sorprese nella scelta di aziende affidabili ed in grado di espletare compiutamente il servizio) va da sé che il costo del servizio non potrà che aumentare.

Novità importanti, hanno riferito sia Polla che l’assessore alle politiche ambientali Daniele Tarolli, riguarderanno la gestione delle discariche che, da gennaio, passeranno al diretto controllo della Provincia. Tra queste c’è anche la discarica comprensoriale di Zuclo, che altra novità, dal 2015 verrà chiusa. Destino che gradualmente - hanno confermato i due responsabili - attiene a tutte le discariche trentine. La motivazione sta nel sensibilissimo calo della raccolta del residuo, che con una differenziata che sfiora mediamente l’80% su tutto il territorio della Pat ( Zuclo ora si è attestato al 79,80%, dopo una punta dell’82,70% dello scorso anno). Altra novità, che rappresenta una vera rivoluzione nel campo dello smaltimento dei rifiuti, il Piano Provinciale prevede di conferire le circa 70.000 tonnellate di residuo nei termovaorizzatori di Verona e Bolzano. Disposti ad assorbire tutto il quantitativo, a costi che non superano i 100 euro alla tonnellata. Un costo più che conveniente, che ha indotto gli organi provinciali ad abbandonare la costruzione in proprio di un inceneritore. Per comprendere l’entità del calo dei rifiuti, ha spiegato il responsabile del servizio, basta pensare che dal 2011 i rifiuti conferiti in discarica sono scesi da 15 mila a 3 mila tonnellate.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano