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Abbandono di animali, pastore condannato a pagare 3.500 euro

Il decreto penale emesso nei confronti di un uomo di 57 anni di Dro. L’accusa: ha lasciato cani e pecore legati con piccole corde ai pali delle viti



DRO. Un pastore di 57 anni di Dro, A.G. le iniziali, è stato condannato con decreto penale al pagamento di un’ammenda di 3.500 euro per il reato di abbandono di animali.

Tutto è cominciato il 24 aprile scorso, a seguito di alcune telefonate da parte di cittadini che segnalavano la presenza di un centinaia di pecore raggruppate in un recinto provvisorio, di quattro cani legati ad altrettanti pali di sostegno delle viti ed una pecora legata ad un altro palo con una corda di circa 30 centimetri e con un agnellino appena nato che si trovava distante dalla mamma a circa due metri. La Guardia zoofila dell’Ente nazionale protezione animali per il Trentino è così intervenuta, in località Boia di Nago per appurare quanto era stato segnalato dai cittadini.

La descrizione fatta telefonicamente risultava veritiera e l’episodio è stato anche immortalato con una serie di foto. Tutti gli animali erano sprovvisti di acqua e cibo e si trovavano senza nessuna protezione dai raggi solari, a quell’ora la temperatura - come appurato dalla guardia zoofila - era di circa 28 gradi.

A dire dei cittadini alcuni cani erano stati rifocillati da loro di nascosto del pastore. Sul posto è poi intervenuto, su richiesta della Guardia zoofila anche un veterinario dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Dopo circa un’ora si è presentato il proprietario, che ha liberato gli animali.

Dopo la segnalazione fatta al magistrato, è arrivato il decreto penale di condanna a carico del pastore.













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