BOCENAGO. E’ ormai sdoganata la musica trentina che sempre più si fa nazionale e approda agli schermi televisivi. Dopo i Bastard Sons of Dioniso, Anansi e Nick Casciaro è ora la volta di Andrea Porceddu. Per il giovane artista si è spalancata la porta di «The Voice of Italy», talent Show di Rai 2 dove in fase di Blind Auditions ha saputo convincere i giudici coach, Piero Pelù, L Ax, Roby & Francesco Facchinetti e Noemi. Proprio quest’ultima lo ha voluto nella sua squadra rapita dalla voce graffiante e dall’entusiasmo che ha saputo suscitare nel pubblico. Salito sul palco apparentemente timido e insicuro, si è trasformato già nelle prime note di “Wake me Up When September ends” dei Green Day. Una performance con qualche piccolo errore che però ha fatto breccia nell’entusiasmo di Noemi che all’ultimo ha premuto il pulsante rosso chiamandolo così nel suo team. Ventun’anni, nato a Palestrina in Lazio, Porceddu vive a Bocenago e oltre alla passione per la musica che coltiva da giovanissimo, aiuta i genitori nella gestione dell’attività di bar di famiglia. Inizia lo studio di violino a soli otto anni per poi a tredici anni, con l’irrequietezza tipica dell’adolescenza spostare l’interesse alla chitarra, sia acustica che elettrica. La prima esibizione risale ad una vacanza in Puglia da ragazzino ed è amore a prima vista con palco e microfono con per primi fan i genitori. Circa la musica Porceddu dichiara di amarla a 360 gradi benchè dovesse dichiarare un artista di riferimento il nome che fa è quello dei Modà e del loro leader Kekko. Idee chiare Porceddu infatti sogna un futuro nel mondo della canzone e della musica italiana. Prima di The Voice of Italy infatti Porceddu è stato uno dei semifinalisti di Vartalent’12, contest trentino per interpreti e cantautori. (k.c.)