LUTTO NEL MONDO DELLA RISTORAZIONE

È scomparso Venco, il “patron” del San Colombano

Un grande professionista sempre allegro e cordiale. Così era Maurizio Venco, 62 anni, storico ristoratore roveretano scomparso dopo aver lottato con determinazione contro un male incurabile



ROVERETO. Un grande professionista sempre allegro e cordiale. Così era Maurizio Venco, 62 anni, storico ristoratore roveretano scomparso dopo aver lottato con determinazione contro un male incurabile. Il suo volto sorridente era il biglietto da visita del ristorante San Colombano che gestiva con il fratello Giorgio e il figlio Alessio.

Per tutti era il “Freccia” perché non stava mai fermo, perché si muoveva con abilità tra i tavoli, perché scattava velocemente ad ogni richiesta dei clienti. Una battuta, un sorriso, una barzelletta: questo era l’aspetto ludico e divertente di Maurizio Venco che associava ad una professionalità non indifferente.

«E’ una giornata triste per il mondo della ristorazione roveretana e trentina - scrivono il presidente dell’Unione commercio Marco Fontanari e il presidente Ristoratori Ivano Dossi - Sempre allegro, cordiale ed affabile, Maurizio era una persona solare e portata ai rapporti umani, sia con i numerosi clienti che con i colleghi, che hanno potuto apprezzarne le doti professionali e personali nel corso dei diversi decenni di attività professionale nel campo della ristorazione. Anche grazie a lui è nata e si è consolidata l’Associazione Ristoratori della Vallagarina all’interno dell’Unione Commercio e Turismo, nella quale ha operato fattivamente per molti anni. Un addetto di sala con la “a” maiuscola, di una professionalità davvero grande».













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