«Traffico e verde, decisioni assurde»

Un gruppo di residenti si scaglia contro il piano della giunta Valduga: «Con queste scelte hanno peggiorato la città»



ROVERETO. Non si è voluto dare la forma di comitato - sarebbe l’ennesimo che si schiera contro l’amministrazione Valduga - ma si definisce “un gruppo di cittadini delusi e amareggiati” e in calce reca una ventina di firme di residenti, di cui si fa portavoce la signora Annamaria Cristoforetti, che condividono lo stesso malessere per le modifiche alla viabilità e gli interventi sul verde pubblico. «Ormai - scrivono - la città è divisa a metà tra nord e sud. Si costringono gli automobilisti a giri assurdi (più chilometri, più inquinamento, più costi, più ingorghi, più stress, più insicurezza). I tempi per raggiungere l’ospedale da nord, per esempio, sono raddoppiati e alcune vie sono costantemente intasate dal traffico (via Paoli, via Manzoni, via Craffonara e la rotatoria davanti al supermercato Poli, via Cavour, via Halbherr, piazzale Orsi...). Inspiegabile il motivo per cui si sia voluta rifare via Dante, strada assolutamente non degradata, togliendo l’utilissima ciclabile, molto frequentata, e permettendo, una volta aperta, la circolazione di tutti i veicoli su un’unica carreggiata. Si spera che non si prosegua anche con il rifacimento di Borgo Santa Caterina e via Fontana, luoghi dignitosi che non necessitano di ulteriori interventi». In realtà la giunta ha già stabilito l’ordine dei lavori, che conferma la volontà di intervenire sull’area del terzo lotto in primavera. C’è poi il nodo di viale Trento a sollevare perplessità: «Dal progetto risulta il restringimento della carreggiata di oltre un metro. È la sola via d’entrata da nord e già ora, quando sostano in contemporanea autobus e corriere, la circolazione diventa pericolosa e poco scorrevole. È questa - chiedono i firmatari - la proclamata sicurezza su cui si è tanto insistito presentando il progetto?».

E nel merito c’è preoccupazione anche per il patrimonio verde: «Non si capisce come mai si voglia radere un’area pubblica e ricca di alberi storici come quella dei giardini di via Dante per la costruzione di inutili campi da tennis, togliendo uno spazio di tutti a beneficio di pochi. Per via Dante «l’amministrazione ha parlato di “boulevard” (larga via alberata) e poi va a distruggere uno storico e vero “boulevard” di Rovereto, viale Trento, eliminando alberi decennali con la speranza che possano ricrescere tra 10 o 20 anni». A chi ha suggerito agli anziani del Brione di raggiungere il Bosco della città, rispondono che il verde deve essere più vicino possibile alle abitazioni, e che il verde esistente va tutelato. E rimarcano che la giunta Valduga si è «dimostrata sorda a qualsiasi proposta dei cittadini, e sempre arroccata nel difendere progetti che appaiono incomprensibili».

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