Sotto l’antica ciminiera le aule dell’università 

Avviato un nuovo cantiere nel complesso di Sacco: lavori finiti entro marzo E nell’ex essiccatoio del tabacco quasi pronti altri tre piani destinati alle aziende


di Robert Tosin


ROVERETO. Il pavimento in pietra, le mura spesse così, le arcate che sostengono possenti solette, le porte in ferro: sono lì a raccontare una storia antica fin dal 1875, quando la struttura fu costruita come ampliamento della manifattura tabacchi di Sacco. Oggi le caratteristiche architettoniche di quello che è stato l’essiccatoio del tabacco Virginia sono rimaste immutate, ma destinate ad ospitare altri tipi di aziende. I lavori a quest’altro pezzo di manifattura sono a buon punto, nel senso che mancano di fatto solo le finiture e si tratta dell’ennesimo recupero strutturale della parte vecchia del polo manifatturiero, ormai quasi del tutto convertito all’ospitalità di aziende che Trentino Sviluppo aiuta a nascere e crescere. L’importo complessivo di questo appalto è di 1,8 milioni di euro ed è servito a ridare vita ad un piano terra destinato a laboratori e locali tecnici, e ad un primo, secondo e terzo piano destinati a uffici. Sono 1200 metri quadrati incorniciati da un’architettura piacevole e che verranno poi rifiniti a seconda delle esigenze delle aziende che verranno insediate. Il quarto piano è molto ampio e vanta le capriate originali a vista: qui nascerà un auditorium da 150 posti. Sia l’assessore provinciale Alessandro Olivi che il sindaco Valduga hanno espresso il desiderio che quello spazio serva ad aprire ancora di più la Manifattura alla città, ospitandone manifestazioni e progetti.

Ma il sopralluogo di ieri da parte degli addetti ai lavori è servito anche a svelare un altro cantiere, partito da poco e che ha l’obiettivo di chiudersi entro marzo, quando gli studenti dell’Università di Verona potranno già sedersi nelle nuove aule per seguire il corso magistrale di Scienze dello Sport. In questo caso il recupero è dell’edificio “ciminiera”, quello che dà sul muro di confine verso l’asilo della Manifattura e quello che comprende il simbolo stesso della fabbrica che, ovviamente, non verrà toccato. Questa parte del complesso risale al 1914 e comprendeva una centrale termica, un’officina, l’area stampati e un piccolo magazzino. Ora il nuovo cantiere trasformerà questi spazi in tre ampie aule per le lezioni del corso di laurea (da 30, da 50 e da 80 posti) con vari servizi connessi (sala professori, segreteria, servizi igienici) e in un’ala destinata a laboratori. Il nome ufficiale di quest’ultima è Tess Lab: il nome sta per Technology and services for sustainability laboratory e richiama il nome di Nikola Tesla. Anche in questo caso si tratterà di laboratori a disposizione delle aziende orientati soprattutto sulla ricerca green e il progetto nasce dalla collaborazione tra Provincia, Trentino Sviluppo, Fondazione Kessler e università di Trento. Il concetto è simile a quello dei laboratori di Meccatronica ma concentrati sul settore building e delle scienze dello sport. I lavori saranno conclusi nella primavera del 2019. L’investimento nell’edificio ciminiera è di 720 mila euro.













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