«Sfrattati dal rifugio, ma a ragion veduta» 

Un anziano socio Sat: i gestori che rifiutano di andarsene sono scorretti e raccontano bugie sui social



ROVERETO . Rifugio Finonchio, il braccio di ferro tra i gestori e la Sat, proprietaria, è aperto: lo scorso 30 aprile i rappresentanti dell'associazione sono saliti per ritirare le chiavi e riprendere possesso del "Fratelli Filzi", tornando però a mani vuote. Gli attuali gestori (ai quali la Sat aveva dato disdetta, per il 30 aprile) si sono rifiutati di consegnare le chiavi. «Siamo aperti e continuiamo a lavorare», precisa Alberto Giovannini, che con Monica Guerresi gestisce il rifugio della Sat di Rovereto sulla cima del Finonchio. La questione andrà per avvocati. Come per ogni gestore di rifugio della Sat, il contratto di gestione scade ogni 30 aprile, ed è rinnovabile di anno in anno. Per il Finonchio la società alpinisti tridentini non aveva voluto rinnovare il contratto per "insanabili contrasti"; Giovannini e Guerresi raccontavano che la società voleva raddoppiargli l'affitto, e non erano d'accordo. Dietro però c'è anche una diversa visione di quale servizio dovrebbe dare il rifugio, e di come viene gestito. Il presidente della Sat di Rovereto Bruno Lott rimarca che Giovannini e Guerresi avrebbero sempre rifiutato di fare pernottamenti: «Ci sono anche state richieste scritte, alle quali hanno risposto, per iscritto, che non era possibile perché manca il riscaldamento, cosa non vera», ricorda Lott. È poi un frequentatore della montagna, satino "da 60 anni", che, in una lettera al giornale che non ha voluto firmare, a raccontare qualcosa di più. Si dice offeso per la "maliziosa campagna sui social network che i gestori stanno facendo, a danno della Sat intera" e di "aizzare persone che ignorano la realtà dei fatti fornendo solo le verità che fanno comodo a loro, e che in realtà sono delle balle". "Dicono di aver sistemato loro la strada, e non è vero; dicono che non si può dormire al rifugio perché non c'è riscaldamento, e non è vero; dicono di aver pulito la strada dalla neve, ma lo ha fatto lo spazzaneve per gli antennisti; si lamentano del problema dell'acqua, ma prima l'acqua al Finonchio è stata sempre portata da tutti i gestori, senza tanta plastica da buttare via come hanno fatto loro. E poi - rincara - non so quale altro rifugio, sulla bacheca all'inizio del sentiero, metta la scritta "solo su prenotazione", e poi essere accolti con la domanda "avete prenotato?". Non ho mai visto nessuno fermarsi a dormire, se non qualche "familiare", mentre pubblicizzano al rifugio il loro agriturismo sul Mincio, evidentemente poco ospitale d'estate. Sono finti danneggiati, che non vogliono perdere la possibilità di guadagnare, e sono stati allontanati per i loro comportamenti non conformi allo spirito satino". (m.s.)













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