Presa di mira dai ladri la panetteria di via Pasubio 

Cento euro di fondo cassa e due bottiglie di vino il bottino. Sono entrati verso le 3 di notte forzando con un piede di porco la porta di ingresso, che si affaccia ben illuminata sulla strada


Luca Marsilli


Rovereto. A quanto pare sono entrati verso le tre. Forzando con un piede di porco la porta di accesso, che affaccia sulla via e sulle finestre di un buon numero di case. Hanno spaccato lo stipite e il battente, in resina sintetica, quanto basta perché il blocchetto della serratura saltasse fuori dalla sua sede. Si può obiettare che non era certamente una porta blindata, né protetta da griglioni antisfondamento, ma quello di cui stiamo parlando è un panificio, non un gioielleria. E che per miserabile che possa essere la nostra epoca, una rinvendita di pane e latte possa considerarsi un negozio da blindare risulta oltre che triste, anche abbastanza incredibile.

«Non so cosa dire - racconta Matteo Risatti, il giovanissimo gestore della rivendita di via Pasubio che ha rilevato quasi due anni fa - non me lo sarei mai aspettato. Sono su una strada trafficata, in mezzo alle case, non nel deserto. L’accesso è ben illuminato. Che uno possa rischiare la galera per entrare qui, con quello che può sperare di trovare da rubare, non me l’ero mai immaginato».

E in effetti i ladri non hanno certo fatto il colpo della vita. Hanno avuto fortuna perché proprio il giorno prima Risatti aveva “caricato” le monetine: cioè si era rifornito in banca degli spiccioli da usare come resto. Ma anche così il fondo cassa non arrivava a 100 euro. Dagli scaffali sono poi sparite due bottiglie di vino. Almeno ci hanno bevuto sopra.

Più significativi i danni, perché la porta probabilmente andrà sostituita. Adesso forse il gestore si doterà di un allarme: un’altra spesa che non aveva previsto, ma che i fatti gli dimostrano essere necessaria.

Il furto è stato denunciato, ma per ora non sembrano esserci elementi che possano aiutare a individuare i responsabili.













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