«Le casette stabili al parco a disposizione delle associazioni» 

Dopo il riuscito “rodaggio” ai giardini Alla Pista durante l’adunata degli alpini, l’assessore Tomazzoni  lancia l’idea di un bando per chi vuole presentare progetti e iniziative per la gestione durante l’estate



ROVERETO. L’esperienza del Villaggio Alpino allestito ai giardini Alla Pista di via Dante è durata solo una settimana ma ha fornito un prezioso suggerimento per l’estate. Tanto che ora il Comune sta valutando di mantenere le casette montate nel prato e affidarle ad associazioni capaci di presentare un’idea per utilizzarle per il periodo estivo. «L’idea è proprio questa - conferma l’assessore alla cultura Maurizio Tomazzoni - perché abbiamo constatato che un parco frequentato è una risorsa. Un giardino pubblico è un luogo di socialità, non un luogo naturale e selvaggio come può essere un bosco, ma una zona coltivata a verde, curata e mantenuta in ordine, dove la gente va e si incontra, parla e si confronta. Nei giorni dell’adunata il parco di via Dante è stato molto frequentato, non solo dagli alpini e dalla positiva esperienza di un giardino “vissuto” come spazio urbano è nata l’idea di mantenere l’allestimento anche per i mesi a venire». La proposta, nata da un’idea dello stesso gruppo dei volontari del coro Sant’Ilario - che con il Gruppo alpini di Castellano ha coordinato il servizio ristoro dei giorni dell’Adunata -, è stata raccolta dal Comune, e Tomazzoni spiega che l’intenzione «è di lanciare la proposta a tutte le associazioni roveretane per gestire le casette con iniziative originali, o anche di servizio, nel periodo dell’estate. Sarebbe un modo per rendere i parchi cittadini ancora più ospitali, e anche per farli vivere in una chiave più completa».

Nel contempo, una frequentazione più assidua fungerebbe in buona parte anche da deterrente per gli atti di vandalismo. Una pratica dalla quale è difficile difendersi, ma che si verifica di preferenza nelle zone più sguarnite, poco frequentate e deserte nelle ore di buio, mentre molto più di rado accade nei luoghi frequentati, dove sopravvive una sorta di “controllo sociale”.

Ieri le casette utilizzate per il Villaggio Alpino sono state smontate, ma ripristinarle è questione di qualche ora di lavoro. L’idea guida è di preparare una sorta di bando per il loro impiego coinvolgendo quante più associazioni possibile. Perché una situazione come quella dei giardini di via Dante può essere interessante per un gruppo di volontari, con tutta probabilità meno per un gestore privato, con una propria struttura e dei costi che non sarebbero compatibili con gli orari di apertura (anche questi da definire). A tutti questi dettagli sta già lavorando la macchina comunale, per trovare la formula giusta nel più breve periodo di tempo: giugno è alle porte, e all’inizio dell’estate manca poco più di un mese. (gi.l.)

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