«La Scuola Musicale gode di ottima salute» 

La risposta dell’amministrazione. Gli iscritti sono 155, più di quelli di dieci anni fa. Ed è in corso la selezione per il direttore. La collaborazione con l’esterno è un valore, non una criticità



Rovereto. Le dimissioni di un altro insegnante hanno ridotto e 4 i docenti assunti dalla Civica Scuola Musicale. E rilanciato le voci su un ridimensionamento continuo che fa temere per la sopravvivenza futura della scuola. L’assessore Azzolini risponde che al contrario, la “Zandonai” gode di ottima salute. Anche se sta cambiando, come molti servizi pubblici e come è inevitabile che sia.

«Spiace leggere - scrive Azzolini - certe affermazioni circa il passato, presente e futuro della Civica Scuola musicale Riccardo Zandonai. In particolare spiace in quanto le attività della Scuola, i corsi individuali e collettivi, sono ripresi con regolarità e interessano il lavoro di molti docenti e di personale amministrativo, oltre a famiglie e allievi che la frequentano con soddisfazione. Questi segnali di allarme, non accompagnati da una visione di insieme, producono esattamente l’effetto contrario a quello apparentemente ricercato, vale a dire l’idea che nulla funzioni.

Ad oggi invece il numero degli allievi iscritti, 155 in linea con gli ultimi anni formativi (nel 2005/2006 erano 138), il numero dei corsi (10 corsi di strumento e 6 collettivi), le iniziative culturali in sinergia con altre realtà del territorio, le attività di avviamento musicale come i mini corsi estivi confermano e anzi rilanciano le attività della Scuola.

La scelta di affidare alcuni di questi corsi a personale esterno attraverso una procedura di gara che ha visto quest’anno la partecipazione di una ATS composta da due Scuole musicali del territorio, non ha comportato il venire meno di un ruolo di governance da parte del Comune. Anzi, negli ultimi anni esso è stato rafforzato attraverso l’affidamento dell’incarico di coordinatore a un docente comunale, a una presenza importante del Servizio Istruzione, cultura e sport e a breve, attraverso la nomina di un direttore. Inoltre il positivo connubio tra più realtà che hanno a cuore la formazione musicale ha permesso quelle sinergie e quegli scambi culturali che non possono che arricchire l’esperienza formativa .

È vero che gli insegnati comunali sono diminuiti in forza di scelte personali o di naturali quiescenze, ma se qualcuno pensa che si possa tornare ad una Scuola musicale che veda al lavoro solo dipendenti comunali, è fuori dalla realtà e non è in grado di cogliere gli aspetti positivi di una partnership pubblico – privato che in questi anni ha contribuito a garantire la qualità propria di questa istituzione culturale roveretana.

Infine circa l’utilizzo del Lascito Delaiti, occorre ricordare che è stato puntualmente concordato in sede di accordo transattivo e che con ricostituzione di un apposito capitolo di bilancio ne é stata garantita la piena conservazione. Ora le possibilità di utilizzo sono operative e ci consentono di programmare una serie di azioni, tra le quali rientra la nomina di un direttore la cui selezione è in corso e ha visto 17 domande da tutta Italia e con profili di grande interesse che testimoniano la rinomanza della Scuola».















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