La Rurale di Rovereto affitterà  una parte di Palazzo Balista 

Trattative in corso. Spazi eccessivi per le esigenze della banca. Che ha ancora in ballo pure la discussione sulla sede in ottica fusione con Ala. Intanto sabato grazie alla collaborazione col Touring visita guidata al cantiere


Luca Marsilli


Rovereto. Ci vorrà ancora qualche mese per scoprire cosa ospiterà il rinato Palazzo Balista. Ma anche per capire quali spazi effettivamente serviranno alla Cassa Rurale, che ha in ballo la delicatissima partita della fusione con Ala. Sabato per iniziativa del Touring e grazie alla disponibilità della stessa Rurale di Rovereto, l’imponente palazzo di Largo Posta sarà aperto al pubblico. Un’occasione per riscoprirne la bellezza e ricchezza originarie. Sconosciute in grandissima parte anche a chi il palazzo ha avuto occasione di frequentarlo fino a una ventina di anni fa, prima che venisse definitivamente chiuso per problemi anche di agibilità. Quando ospitava la circoscrizione centro e le sedi di alcune associazioni, era infatti in condizioni che solo lontanamente permettevano di intuirne la bellezza di un tempo.

La storia

Il palazzo voluto dalla famiglia Rosmini (la costruzione è iniziata nel 1735) poi passato alla famiglia Balista per un matrimonio di una Rosmini con un Balista, appunto, è arrivato fino alla fine del 1900 senza sostanziali interventi di restauro. Finché il Comune, che lo aveva acquistato nel 1982, non l’ha ceduto nel 2009 alla Cassa Rurale di Rovereto, perché ne facesse la propria sede. Il cantiere è aperto praticamente da allora. E non è ancora chiuso.

Riapertura a primavera

<Mancano solo dei dettagli ormai – dice il presidente Geremia Gios – ma considerata la delicatezza del palazzo, si parla comunque di qualche mese di lavori. Non penso che potrà essere aperto prima della prossima primavera>.

Destino da definire

E’ lo stesso Gios a confermare che comunque non sarà interamente occupato dalla Rurale. «Ci sono delle trattative in corso per affittare parte degli spazi, ma è prematuro parlare di quali e a chi». Si dovrebbe trattare comunque sicuramente del secondo piano e della enorme mansarda, anche se qualche dubbio ormai sorge anche per il futuro del piano nobile, originariamente pensato per ospitare gli uffici della Rurale, con gli sportelli destinati al piano terra.

La partita con Ala

E’ qui che si innesta il discorso della fusione con Ala. Non c’è alcun modo di avere conferme ufficiali da nessuno dei due fronti, con tutti i soggetti interessati che si richiamano al dovere alla riservatezza. Ma quella fusione che un anno fa sembrava scontata e si prevedeva per questo autunno, ad oggi non è stata ancora annunciata né presentata nei dettagli. Il problema starebbe nell’assetto della futura Rurale e nella collocazione della sede centrale. Ala secondo il punto di vista della Rurale Vallagarina, che porta in dote una solidità economica che Rovereto si sogna. Palazzo Balista, appunto, nei desideri della Rurale di Rovereto, forte di blasone e baricentricità rispetto al basso Trentino. Un po’ come nei matrimoni cent’anni fa dei nobili decaduti con la nascente borghesia industriale. Con la differenza che oggi per mettersi un nobile in casa nessuno è più disposto a pagarne i debiti.

Ci vorrà qualche mese, appunto, per avere certezze e quindi capire come andrà a finire. Anche il palazzo “Rosmini al Frassen” o “Balista” che dir si voglia.

Sabato porte aperte

Intanto chi lo vuole visitare potrà farlo sabato, prendendo parte alla visita guidata delle 14 (quella delle 15 è già andata esaurita). La partecipazione all’evento è gratuita, come nello spirito del Touring,ma va comunque prenotata per ragioni orgfanizzative con una mail all’indirizzo touringclubtrento@gmail.com.















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