UN ALTRO NO DA MARCO 

«Il green ai Lavini, sfregio e snaturamento» 

Preoccupata l’associazione Tutela Territorio: serve troppa acqua, falda a rischio per la Tav



ROVERETO . Il golf sarebbe uno sfregio ai Lavini, uno "snaturamento" profondo dell'area, con per di più un enorme spreco di acqua. Acqua che, se si farà la galleria della Tav/Tac, rischia di venire a mancare. Guarda sia a progetti lontani che a quelli meno lontani, l'associazione Marcolina Tutela Territorio, che prende parola contro il progetto del golf ai Lavini. Mentre sulla Tav/Tac, le recenti analisi del geologo incaricato da Rfi ha confermato quello che l'associazione, come tanti altri, dicevano da tempo: a rischio ci sono le sorgenti attorno a Rovereto, da Spino in giù. Intanto l'ultima novità riguarda il golf, pensato dall'amministrazione comunale Valduga tra gli strumenti per "valorizzare l'area dei Lavini".

Il campo a nove buche lascia contrari i soci dell'associazione Tutela Territorio di Marco. «Abbiamo saputo solo dai giornali della possibile futura destinazione dei Lavini, e ciò non ci sembra corretto, soprattutto se si considera che l'attuale giunta ha messo al primo posto le relazioni con i cittadini».

Detto del metodo, entriamo del merito, dove la "bocciatura" del golf da parte dell'associazione naturalistica è netta. «Esprimiamo profonda preoccupazione se il recupero della zona a bosco vicinissima al Biotopo del Lavini di Marco dovesse subire un profondo snaturamento morfologico. Il Biotopo dei Lavini e la ormai ristretta zona circostante - scrivono i rappresentanti dell'associazione - dopo gli ultimi “ritagli” a scopo industriale e le ultime operazioni di bonifica agricola si sono ridotti a poca superficie boschiva. La vegetazione al suo interno è sana ed il pino nero ha svolto e sta svolgendo egregiamente il suo compito. Chiediamo a chi propone il golf se l’eventuale destinazione finale della zona diventerà privata o come dovrebbe essere resterà pubblica. Se come abbiamo letto la proposta riguarderà un eventuale campo da golf si è valutato tutto quello che tale destinazione comporta, in primis l’enorme fabbisogno d’acqua e proseguendo l’utilizzo di specifici diserbanti non tanto “salutari” per la salute dei cittadini e dell’ambiente circostante E poi, permetteteci una considerazione: in questi tempi dove la crisi occupazionale e di conseguenza quella reddituale è ancora preoccupante non vale la pena pensare ad alternative che permettano la fruizione del bene pubblico da parte della maggior parte dei cittadini invece che dare tale possibilità a pochi ». Per l'associazione il golf sarebbe un danno: e quindi chiede una discussione, prima che "i fatti confermino gli errori". (m.s.)













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