Coop Villa Maria I familiari: «Servizi di elevata qualità»

Calliano. Anche un gruppo di familiari degli assistiti di Villa Maria prende posizione sulle recenti dimissioni del direttivo, con in testa il presidente Paolo Damianis, un atto che apre la strada a...



Calliano. Anche un gruppo di familiari degli assistiti di Villa Maria prende posizione sulle recenti dimissioni del direttivo, con in testa il presidente Paolo Damianis, un atto che apre la strada a un inevitabile commissariamento della cooperativa sociale. «Prendiamo atto della situazione di grande conflittualità interna - scrivono le famiglie -, tuttavia come familiari e in rappresentanza delle persone che la cooperativa assiste sentiamo il bisogno di testimoniare l’elevata qualità dei servizi erogati , la professionalità e la serietà del personale addetto , a tutti i livelli e i ruoli. Non percepiamo affatto una contrazione e un abbassamento del livello e della qualità dei servizi erogati, che anzi sembrano essere invece in evoluzione, dato che Villa Maria, oltre ai suoi servizi strutturati, è presente in molteplici iniziative di inclusione sociale, ora anche nelle scuole, ed è motore del volontariato in ambito disabilità attraverso il servizio Macramè. Riteniamo - proseguono i familiari - che forse i rapporti con le famiglie degli assistiti meriterebbero una cura e un’attenzione differente, in senso partecipativo. Per questo forse - azzarda il gruppo delle famiglie degli assistiti -la dialettica interna del momento è degenerata in dinamiche conflittuali: perché non si è prestata la dovuta attenzione al coinvolgimento concreto delle famiglie nel complessa processo di gestione delle scelte e della mission della cooperativa. Questo non per polemizzare - aggiungono - ma per mettere in guardia da atteggiamenti faziosi, settari, di parte, che si sono concretizzati nella scelta portata avanti da un gruppo ristretto di soci, che si è elevato a portavoce dell’intera cooperativa parlando, a nostro avviso, con toni ingenerosi (...) senza tenere in debita considerazione i soci familiari, i dipendenti non soci (190 persone) e soprattutto tutti quei soci che non sono stati coinvolti nel dibattito che ha prodotto la spaccatura. Villa Maria è un servizio importante per tutta la comunità e deve continuare ad esserlo, superando le sue diatribe interne quanto prima».













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