Riva, alla resa dei conti la coalizione di Mosaner 

Sono ore decisive per la tenuta del governo comunale: il sindaco deve sciogliere il caso Bollettin, Patt sull’Aventino e cresce la tensione sul piano della fascia lago


di Gianluca Marcolini


RIVA. Di corda da tirare ne è rimasta davvero poca e a questo punto le scelte si rendono non solo necessarie ma anche improcrastinabili. La coalizione che governo il Comune di Riva si appresta alla resa dei conti e la settimana prossima si annuncia decisiva per risolvere alcune delle vicende che hanno contribuito ad alzare il livello della tensione nella parte sinistra del consiglio comunale.

Che non vi sia, al momento, la giusta serenità per affrontare l’ultimo anno di legislatura è un dato di fatto più che una valutazione soggettiva. Il Patt, l’altra sera, ha annunciato l’intenzione di disertare l’incontro di maggioranza convocato, a svariati mesi di distanza dalla precedente riunione, ufficialmente per cominciare a discutere dei contenuti del bilancio di previsione, informalmente anche di altre questioni che sono sul tavolo ormai da tempo. L’annunciata assenza delle stelle alpine ha di fatto reso inutile la riunione costringendo il sindaco Mosaner ad annullare la convocazione. Una sorta di salita sull’Aventino per il Patt che si è messo in posizione di attesa aspettando la decisione del sindaco sull’estromissione dalla giunta di Renza Bollettin, per le ormai note dichiarazioni durante l’assemblea nazionale dei Verdi. Se Bollettin (che nei giorni scorsi ha detto «di essere finita sotto accusa per un reato di opinione, e questo è molto grave e preoccupante») non verrà “licenziata” dal primo cittadino, il vicesindaco Caproni si dimetterà dalla giunta e il Patt si accomoderà con un piede fuori dalla coalizione. «Deciderò la settimana prossima», le sole parole strappate ieri al sindaco. Più il tempo passa e più cresce la tensione. E non aiuta la situazione particolare in cui versano i partiti della maggioranza, tutti alle prese con una profonda ristrutturazione politica in atto. Nessuna delle tre principali forze della coalizione è attualmente guidata da un vero segretario. Lo si è visto bene nell’incontro fra Mosaner e le segreterie svoltosi martedì in municipio. Il Pd rivano è retto dal reggente Tomaso Benamati, il Patt di Riva è commissariato e affidato al commissario Carlo Pedergnana mentre per l’Upt era presente l’assessore comunale Massimo Accorsi.

A far crescere la “febbre” in maggioranza ci pensa, poi, il nuovo piano della fascia lago che sta nascendo in commissione urbanistica e che a febbraio dovrebbe arrivare in aula per l’approvazione da parte del consiglio comunale. Pare scontato che alla fine si decida di aspettare la sentenza del Tar sull’ex Cattoi, nel frattempo i consiglieri sono alle prese con l’esame delle loro (in)compatibilità rispetto ai temi inseriti nel piano. Il caso Silvia Betta ha sollevato un vespaio ma più d’uno sono incerti sul da farsi. Il rischio è che alla fine un’improvvisa “epidemia” metta a letto molti consiglieri comunali alla vigilia del dibattito.

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