Gestione rifiuti urbani, slitta ancora l’appalto

Alto garda. Slitta ancora una volta la gestione dei rifiuti nell’Alto Garda e Ledro. L’appalto a regime che prevede la raccolta dei rifiuti porta a porta in alcune zone mentre in altre è supportata...



Alto garda. Slitta ancora una volta la gestione dei rifiuti nell’Alto Garda e Ledro. L’appalto a regime che prevede la raccolta dei rifiuti porta a porta in alcune zone mentre in altre è supportata dal sistema misto con campane seminterrate che da anni è in capo alla Comunità di Valle non sarà avviato prima del 2022. Un ulteriore slittamento che ha preso alla sprovvista non solo i cittadini che da anni attendono di poter migliorare la propria differenziata sollevando l’Alto Garda e Ledro dall’essere il fanalino di coda nelle percentuali di differenziata, ma anche i Comuni, che dopo aver programmato nuove aree, piazze e arredi urbani in considerazione del fatto che questo sistema sarebbe dovuto partire già in tempi ben più celeri, ora si trovano invece a dover gestire campane di rifiuti in aree in cui non erano previste. Con conseguenti difficoltà per quello che il metodo con le vecchie campane e cassonetti a cielo aperto comportano in termini di abbandono di rifiuti, decoro urbano e deturpazione del suolo pubblico. Un caso tangibile, ma non isolato, riguarda la frazione di Chiarano sulla quale l’intera progettazione della piazza prevedeva la completa rimozione dell’ex isola ecologica a fronte dell’avvio del nuovo sistema di raccolta. «A Chiarano - racconta l’assessore Gabriele Andreasi - le campane e i cassonetti non erano previsti in fase di progettazione, mentre ora, visto l’ulteriore slittamento del sistema di raccolta al 2022, ci troviamo costretti a rimetterli e a dover gestire un’area non prevista». Un discorso di non poco conto perché come evidenzia Andreasi «si sta per chiudere il triennio della certificazione Emas», e anche questi dettagli non ininfluenti contano. Annoso e complesso, il sistema dei rifiuti, è stato portato avanti attraverso l'intesa di tutti i Comuni attraverso la Comunità di Valle e sembrava giunto ad una svolta decisiva con l’annuncio pre elettorale dell’ex presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, oggi assessore all’urbanistica di Riva del Garda, che assicurava l’avvio definitivo del bando e la partenza del servizio nel 2021. Qualcosa è nuovamente andato storto, ma dalla Comunità di Valle, al momento, il presidente reggente Gianni Morandi, nonostante le richieste di spiegazioni, non ha fatto sapere le reali motivazioni che hanno prodotto un nuovo slittamento delle tempistiche. L.O.















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