Sottopasso al Rastel, va deviata la Statale 

I lavori per la costruzione del collegamento impongono la realizzazione di due “bretelle” per consentire il transito dei Tir


di Roberto Gerola


PERGINE. Cantiere aperto da qualche giorno al Rastel e lavori avviati per la predisposizione degli scavi necessari ma anche di costruzione della nuova massicciata (lato San Cristoforo). Un’opera, la cui realizzazione risulta essere piuttosto complessa. Innanzitutto perché si tratta di un sottopasso (alla statale della Valsugana) ciclopedonale che sarà costruito su terreno paludoso e quindi saranno necessari alcuni accorgimenti. Poi comporterà anche la realizzazione di una serie di rampe di accesso che occuperanno le campagne sui due lati della statale.

Più laborioso risulta essere l’intervento sul lato verso Pergine in quanto nelle vicinanze si trova la stazione di pompaggio al “Braito” della fognatura circumlacuale dove confluiscono le acque reflue di Pergine e centri abitati vicini con la conduttura principale che poi costeggia il lago di Caldonazzo sulla sponda della statale (collina di Tenna). In questi primi giorni di lavori, si procede con gli automezzi dell’Agenzia per la depurazione della Provincia in quanto occorre deviare la condotta principale della fognatura nel tratto da Maso Braito alla statale. I tecnici dell’Agenzia interverranno con specifici palloni gonfiati che bloccheranno il flusso delle acque reflue, quel tanto da permettere appunto la deviazione nel nuovo tracciato, così da permettere gli scavi necessari. Le impresr che sta lavorando (la Tamanini Bruno insieme a Euroscavi) alla realizzazione del sottopasso del Rastel stanno poi predisponendo la massicciata (sul lato di San Cristoforo) per realizzare una deviazione della statale e quindi del traffico. L’ingegner Sven Hermann (responsabile della sicurezza) ci spiegava ieri che la consistenza del traffico di automezzi non consente di istituire semplicemente un senso unico alternato regolato da semafori. Una soluzione del genere provocherebbe lunghe code nei due sensi di marcia insostenibili dal punto di vista della scorrevolezza del traffico. Sarà comunque una deviazione con due corsie, una per ogni senso di marcia come è attualmente.

Altra complicazione riguarda il Foss dei Gamberi, il corso d’acqua che parte da via Paludi (alla periferia di Pergine) la strada che da via al Lago penetra sulla sinistra (lato ex discoteca), attraversa le campagne della piana sul lato delle colline del Rastel per passare a fianco dell’ex Alpefrutta, del maso Braito, passa sotto la statale e finisce nel lago di Caldonazzo. Sul Foss dei Gamberi sarà realizzato un ponticello.

Stando alle dichiarazioni dell’ingegner Hermann, l’impresa costruzioni dovrà consegnare l’opera finita entro la fine del prossimo luglio, ma si pensa di finire prima e ricondurre il traffico sulla sede stradale attuale prima che la stagione turistica abbia inizio.

L’intervento ha avuto un passato burocratico-politico piuttosto articolato e durato anni. La Provincia ha finanziato l’opera solo recentemente stanziando circa un milione di euro. I lavori a base d’asta sono di circa 590.000 euro, il restante sono somme a disposizione.













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