L’addio a Luca Maurina sull’erba del campo da calcio 

Levico Terme. Si terrà domani alle 10.30 in viale Lido il funerale laico del 20enne che ha perso la vita in un tragico incidente nel tratto di Statale 47 lungo il lago di Caldonazzo vicino a Ca’ Rossa


Franco Zadra


Levico terme. Sarà dato l'estremo saluto domani mattina alle 10.30 dal campo di calcio di viale Lido, a Luca Maurina, il giovane di appena 20 anni vittima dell'incidente sulla Statale 47 nei pressi della Ca' Rossa. Un lutto che ha ferito profondamente una famiglia residente a Selva di Levico e scioccato un'intera comunità assieme ai molti conoscenti, amici, e colleghi dei genitori. Sui social si cominciano a leggere alcune toccanti espressioni di vicinanza e affetto. Tra queste anche quella del sindaco di Caldonazzo, Elisabetta Wolf, collega insegnante di musica della mamma di Luca, Paola Moschini, docente di chitarra della scuola musicale gestita in convenzione dalla Cooperativa Sim di Borgo Valsugana, alla famiglia della quale «ci stringiamo in un abbraccio», scrive Wolf, con «le condoglianze da parte dell’intera comunità».

Attorno alla famiglia colpita tanto duramente, si stringerà anche il mondo del calcio levicense che Luca amava tanto, avendo l'Us Levico accolto senza alcuna esitazione la richiesta della famiglia per salutare il giovane da quel luogo dove il ricordo delle sue più intense passioni è più presente. Ricordi bellissimi di partite, gol segnati assieme ai suoi amici, vittorie di squadra considerate impossibili, emulando sul campo i suoi miti calcistici.

«Il nostro – ha detto Sandro Beretta dell'Us Levico – è il luogo dei ragazzi e non potrebbe esserci un posto migliore per dare il commiato a Luca». Forse, considerando anche solo l'intensità, la gioia, e la concretezza delle emozioni coltivate in quel campo – e cosa si potrebbe dire di ciò che c'era negli occhi e nel cuore dei suoi genitori quando lo avessero visto segnare il suo primo gol? - s'intuisce la vera realtà dell'esistenza e si arriva a dire che non può esistere la distruzione completa di coloro che muoiono, e Luca, pur strappato ai nostri poveri sensi, è ancora tra noi e possiamo intercettarne la presenza con una preghiera, anche se “laica”, che possa far tornare a scorrere nelle nostre vene quel fremito di vita e passione che lo ha voluto al mondo, ce lo ha dato come un dono prezioso, e ce lo ha tolto nel giorno del compimento, per lui, della sua passione più grande: la vita.

Davide Colleoni è stazionario

Sono gravi, ma stabili all’ospedale S. Chiara di Trento, le condizioni di Davide Colleoni, 27 anni, giovane agricoltore di Levico, che poco dopo le 2.30 del mattino di domenica era stato vittima di un grave incidente a Barco di Levico. Mentre era al volante della sua Skoda Yeti con a bordo tre amici, aveva perso il controllo della vettura finendo fuori strada e andando a sbattere con violenza contro un robusto albero posto a lato della carreggiata.













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