Fersina, il Comune pronto ad aumentare i rilasci 

Vertice ieri convocato dall’assessore Gilmozzi sui problemi del corso d’acqua Tutti concordi nella necessità di un intervento unitario per salvare il torrente


di Roberto Gerola


PERGINE. Tutti d’accordo ieri sulla necessità di intervenire per riportare l’acqua nel torrente Fersina. Questo in sostanza il risultato della riunione svoltasi ieri di tutte le parti interessate a livello di corso d’acqua con l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi. L’incontro indetto dalla Provincia rappresenta la prima risposta a una serie di richieste che si sono accavallate nel tempo proprio perché la situazione idrica del torrente Fersina da anni è precaria.

Gilmozzi ha convocato i sindaci dei Comuni interessati (Pergine, Frassilongo e Sant’Orsola), il presidente della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, il presidente di Stet spa in quanto concessionario della derivazione per la centrale idroelettrica a Canezza, Sergio Eccel (presidente Associazione Pescatori Fersina e Alto Brenta) e i due enti agricoli irrigui: Luigino Laner (presidente Consorzio Agro Irriguo Perginese) e Massimiliano Lenzi (di Serso) in qualità di presidente del Consorzio fersinale sponda destra.

Un incontro positivo e concreto ha commentato Sergio Eccel (presidente dei pescatori) che è stato un po’ il promotore: da anni infatti si batte per ridare acqua al Fersina.

«Quantomeno - ha sottolineato Eccel - tutti si sono resi conto che occorre intervenire Provincia e tecnici compresi».

A quanto si è saputo, la Provincia intende muoversi, per il momento nell’analizzare la situazione verificando se ci siano prelevamenti abusivi. Sono anni che se ne parla, ma finora non sembra siano stati individuati. Il sindaco Roberto Oss Emer ha parlato di circa 300 derivazioni, 90 delle quali prima della centrale. Oss Emer ha anche dato la massima disponibilità affinché venga effettuato un monitoraggio della situazione, spingendosi ad affermare anche di essere disponibile ad una maggior rilascio d’acqua e quindi rimetterci anche 50.000 euro. «Sono sempre soldi investiti nell’ambiente - ha anche detto il sindaco - e ci va anche bene».

Poi il discorso opere di persa indirizzato soprattutto all’Agro Irriguo che secondo alcuni non sarebbe in regola.

Luigi Laner ha smentito la cosa affermando che a seguito delle richieste provinciali (nel 2009) i lavori sono stati fatti a regola d’arte e anche che il 15% per centro dell’irrigazione è a goccia per l’Agro Irriguo. «Ho anche condiviso - ci ha detto - l’affermazione circa le priorità sull’uso dell’acqua (potabile, irriguo, industriale) ricordando le difficoltà negli ultimi anni». E’ emerso anche che la rete acquedotto di Pergine ha perdite: risulta dai prelievi dalle opere di presa in quanto lo scarico finale presenta notevole differenze. Non ci sarebbero soldi per intervenire. A Stet è stato anche detto che occorrerebbe cambiare la turbina della centrale perché non sarebbe adatta alla portata.

Insomma, dalla riunione sono emerse novità di rilievo che in qualche modo devono essere affrontate e su questo un impegno sembra esserci.

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