Agevolazioni e idee economiche per il rilancio del centro storico 

Il post-Covid. Il sindaco Oss Emer presenta le linee d’indirizzo alla base della manovra di assestamento del bilancio «Penso a una sorta di “centro commerciale diffuso” con le spese per gli spazi comuni a carico dell’amministrazione» 



Pergine. «Oltre a ingenti risorse per le problematiche innescate dalla pandemia Covid e agli investimenti, l’amministrazione ha messo in campo tutta una serie di iniziative per il rilancio del centro storico e per le attività economiche in genere». Il sindaco Roberto Oss Emer commenta così, sintetizzando vari argomenti, l’assestamento di bilancio del suo comune, approvato recentemente dal consiglio comunale. Una manovra condizionata dalle norme statali e provinciali che via via venivano introdotte.

Fra le decisioni principali, a parere del primo cittadino, vi è «il dimezzamento delle aliquote Imis per tutto il 2020, con un impegno finanziario di quasi 400.000 euro. Poi l’azzeramento della tassa occupazione suolo pubblico per gli esercizi commerciali con la possibilità di espandere, compatibilmente con la sicurezza stradale, i plateatici, e qui il costo per le casse del comune è di 70/80.000 euro. Anche l’annullamento delle tariffe per alcune zone dei parcheggi blu, oltre a rendere gratuito l’utilizzo del parcheggio interrato al Marie Curie, va nella direzione di incentivare le persone, sia perginesi che turisti, a frequentare il centro storico e con le sue attività e per questo sono stati stanziati quasi 100.000 euro».

Sempre pensando a favorire l’economia, l’occupazione e la frequentazione del centro, sono state concesse ad Aria Teatro e a Pergine Spettacolo Aperto le autorizzazioni, gratis, per eventi e iniziative culturali nelle vie e nelle piazze dato che «la cultura è anche volano di altre attività».

L’idea, in realtà, è coraggiosa, dato che Oss Emer pensa al centro storico di Pergine «come un centro commerciale diffuso, dove le spese condominiali per gli spazi comuni (pulizie, guardianìa, illuminazione) sono a carico del Comune. Mi auguro poi che il dimezzamento dell’Imis sia da sprone per i proprietari di spazi inutilizzati, per metterli a disposizione di nuove attività magari a un prezzo agevolato. È una nostra idea che cercheremo di portare avanti, aprendo un tavolo di confronto con i rappresentanti delle categorie economiche per cercare di convincere i proprietari di spazi liberi e sfitti, sui quali comunque l’Imis è dovuta, a metterli a disposizione con un affitto simbolico o in comodato gratuito o con il rimborso delle spese vive, per nuove attività. Chiaramente per un periodo da determinare, che potrebbe essere di uno o due anni, in maniera da permettere l’avviamento senza l’aggravio dei costi di affitto che generalmente condizionano l’inizio delle attività».

Ma l’apertura alle agevolazioni per chi vorrebbe aprire una nuova attività («così l’immobile viene anche regolarmente manutenuto da chi lo occupa, piuttosto che restare libero ma gravato da costi fissi»), secondo il sindaco Oss Emer, che conclude, dovrebbe avere anche il supporto degli istituti di credito operanti sul territorio, «con finanziamenti a tassi estremamente bassi per le nuove iniziative economiche».

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