«Acqua colorata? Colpa dei rubinetti nelle case» 

La replica alla protesta. Stet spiega le possibili cause del problema verificatosi a Novaledo «Facciamo controlli costanti e casi come questi sono legati a tubazioni obsolete degli utenti privati»



Novaledo. Le lamentele giunte in redazione e girate anche (e abbondantemente) sui social riguardo l’acqua colorata che nei giorni scorsi sgorgava dai rubinetti di diverse case di Novaledo non ha lasciato indifferente la Stet, società pubblica che gestisce l’approvvigionamento idrico nell’abitato. Con una nota, l’azienda sottolinea in particolare che «da una verifica effettuata sui dati storici degli ultimi due anni i controlli della qualità dell’acqua distribuita in rete a Novaledo, non hanno evidenziato alcuna “non conformità” rispetto ai parametri previsti dalla normativa vigente in materia e non ci sono pervenute segnalazioni in merito da parte dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Tra queste evidenziamo la presenza di 9 analisi relative a prelievi effettuati nel 2019 (da gennaio ad agosto) nelle utenze finali presenti sul territorio».

Tutto in ordine

E quindi viene ribadito che è soprattutto necessario «rassicurare ai cittadini di Novaledo evidenziando che il controllo della qualità dell’acqua distribuita sul territorio comunale attraverso l’acquedotto, è continuo e puntuale». E quindi Stet spiega che «la qualità dell’acqua è inoltre monitorata anche da sistemi di telecontrollo attivi 24h su 24h». Stet sottolinea quindi che “da una verifica effettuata sui dati storici degli ultimi due anni non risulta alcuna casistica di “non conformità” in tal senso nel Comune di Novaledo».

Casi sporadici e circoscritti

E quindi la nota di Stet concluder affermando che «risulta pertanto evidente che la problematica emersa è riconducibile, come quasi sempre accade in questi casi, a situazioni sporadiche e circoscritte», e che «la problematica non è certo generalizzata».

Problemi delle utenze

E quindi spiega che «questo tipo di problematiche sono riconducibili ad una concorrenza di cause e in particolare, nella stragrande maggioranza dei casi, sono dovute a un mancato intervento manutentivo o sostitutivo da parte dell’utente, in relazione a tubazioni obsolete dell’allacciamento di utenza e/o a tubazioni obsolete dell’impianto privato dell’utente (impianto interno), dove si hanno periodi di acqua “stagnante” (per esempio nella notte) e/o a lavorazioni effettuate su condotte di rete (riparazioni, collegamenti di nuovi allacciamenti, manovre su saracinesche). In alcuni casi il problema si presenta a fronte dell’utilizzo improprio (spesso anche non autorizzato) degli idranti stradali, sempre da parte dell’utente». Stet aggiunge poi, riferendosi ai casi dei giorni scorsi, che «nel caso specifico, i tecnici Stet sono intervenuti in loco a seguito di una chiamata al numero verde di “Pronto Intervento”, e hanno provveduto allo spurgo delle tubazioni fino ad ottenere l’acqua limpida; nei giorni seguenti gli stessi tecnici Stet hanno provveduto, come da protocollo aziendale, ad effettuare i tre prelievi di acqua descritti sopra per sottoporli ad analisi. Daremo a breve riscontro all’utente dei relativi risultati ottenuti».

Rientra nella casistica

La nota quindi conclude affermando che «l’evento specifico è riconducibile alla “normale” casistica, presente in tutti i comuni, di problematiche circoscritte e sporadiche dovute alla fisiologica presenza di tratti di tubazioni obsolete degli impianti interni, degli allacciamenti e delle reti di distribuzione del sistema acquedottistico (fatto di decine e decine di chilometri di condotte). Riteniamo che solo una responsabile collaborazione tra gestore, Comune e cittadini possa portare ad un reale rinnovamento delle nostre reti acquedottistiche, a vantaggio di tutti, e invitiamo ancora una volta i cittadini a chiamare il nostro numero verde 800969898 attivo 24 ore su 24 tutto l’anno attivando così concrete azioni di miglioramento anziché inutili lamentele sui social». SIL













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