Sospesi per effetto di una sentenza del Tar gli incentivi a tre impianti in Val di Sole

VAL DI SOLE. A margine della conferenza di presentazione delle azioni da intraprendere per dire basta alla realizzazione di centrali idroelettriche sul fiume Noce, Salvatore Ferrari, consigliere...



VAL DI SOLE. A margine della conferenza di presentazione delle azioni da intraprendere per dire basta alla realizzazione di centrali idroelettriche sul fiume Noce, Salvatore Ferrari, consigliere della sezione trentina di Italia Nostra, ha comunicato che il Gse, Gestore dei servizi elettrici, avrebbe sospeso gli incentivi della graduatoria Idro_Rg2016 per “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico”. La disposizione riguarderebbe 225 richiedenti su tutto il territorio nazionale, tra cui sei nella nostra regione e in particolare tre in valle di Sole. Questo a seguito della sentenza pronunciata dal Tar del Lazio il 27 luglio scorso e relativa ad alcuni ricorsi promossi dinanzi a quel Tribunale amministrativo regionale. Le posizioni interessate alla sospensione degli incentivi erogati ai soggetti titolari di iniziative idroelettriche riguarderebbero il Comune di Dimaro Folgarida per 1,941 Mw; la Tecnoimpianti Energia srl nel Comune di Rabbi per 0,197 Mw e l’Asuc Castello, sul rio Corda nel comune di Pellizzano, per 0,120 Mw. La sentenza del Tar Lazio n. 8997 parla di “Fonti rinnovabili non fotovoltaiche – Dm 23 giugno 2016 – Esclusione impianti idroelettrici potenza superiore a 5 Mw – Evidente vantaggio per gli enti pubblici – Illegittimità”. Il Gse, che ha sospeso gli incentivi della graduatoria, è il secondo operatore nazionale per energia intermediata; ritira e colloca sul mercato elettrico l’energia prodotta dagli impianti incentivati e certifica la provenienza da fonti rinnovabili dell’energia elettrica immessa in rete. (c.l.)













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