Scorci mozzafiato nel calendario 2018 di Diego Marini 

Il fotografo di Fondo ha realizzato il progetto che inseguiva da anni: immagini della Val di Non per 12 mesi e 4 stagioni


di Fabrizio Brida


VAL DI NON. Gli scorci più belli della Val di Non racchiusi in un calendario in grado di emozionare davvero. Gli scatti di Diego Marini, fotografo che ha fatto di una passione il proprio lavoro, raccontano di una valle colorata, profumata, talvolta anche arrabbiata, in un percorso lungo 12 mesi e 4 stagioni.

Una serie di istantanee capaci di regalare sensazioni diverse ma tutte travolgenti, in cui i luoghi più suggestivi della Val di Non riaffiorano indossando i loro vestiti più belli.

Anche per il 2018, dopo il debutto nell’anno che si è appena concluso, Diego Marini è riuscito a raccogliere dei momenti che meritano di essere vissuti da chi ama questa valle e suoi paesaggi. «Da anni volevo dar vita a un calendario dedicato interamente alla Val di Non da poter vendere alla gente – racconta il fotografo di Fondo – in modo che il maggior numero di persone possibile possa vivere le stesse emozioni che ho provato al momento dello scatto. È necessario sentirsi coinvolti in quello che si ritaglia attraverso l’obiettivo».

Questa iniziativa è frutto del lavoro in sinergia con la tipografia Litotipo Anaune di Fondo, insieme alla quale Marini continua a dar vita a progetti sempre nuovi e stimolanti. «La collaborazione con la tipografia degli amici Stefano e Luca Zini – spiega Marini – ha preso il via l’anno scorso e ci permette di offrire ai clienti sempre prodotti di qualità». Anche quest’anno i calendari ideati sono due – uno verticale e uno orizzontale – ma stavolta, a differenza dei calendari 2017, le fotografie sono le stesse in entrambi. «Ho scelto di immortalare un po’ tutti i luoghi famosi, ma anche qualche scorcio più nascosto, di questo posto incantato che mi offre infiniti spunti – aggiunge in conclusione il fotografo classe ’86 –. La fotografia è la mia passione, da non molto tempo sono entrato in possesso di una Reflex Nikon e da quel momento non riesco più a farne a meno».













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