ossana - scultura lignea 

Roberta Mariani vince il Simposio 

La sua opera declina meglio delle altre il tema “guerra e pace”



OSSANA. È Roberta Mariani, l’unica donna in concorso, artista che vive e lavora a Seregno, in provincia di Milano, laureata in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Brera, ad aggiudicarsi il primo premio in palio al XVI Simposio di Scultura, che si è tenuto al Castello di Ossana dal 23 al 28 luglio. La sua opera in legno, scolpita pezzo per pezzo sotto gli occhi attenti dei visitatori del maniero, secondo la giuria di qualità è la più bella di tutte. Al secondo posto si è classificato Renato Borsato e al terzo lo scultore di casa Gino Taraboi. Si è aggiudicato, invece, il premio della giuria popolare, con quasi cento votanti, Ilio Buffa.

Otto le sculture, per altrettanti artisti del legno, che sono state valutate dalla commissione formata da Laura Marinelli, assessore alla cultura del Comune di Ossana, da Romina Zanon e Mauro Pancheri in rappresentanza del Centro Studi per la Val di Sole e da Tommaso Bezzi, presidente della Fondazione San Vigilio. Tra gli scultori in concorso anche Gianfranco Andreoli, Roberto Coccoloni, Felice Malganzini e Stefano Vitali.

Per una settimana, gli artisti hanno scolpito, chi con mazza e scalpello, chi con la motosega il legno per realizzare dei lavori artistici ispirati al tema della guerra e della pace, filo conduttore della rassegna culturale “Oltre le mura” che ha ospitato la manifestazione.

“La giuria ha votato all’unanimità scegliendo tra le opere che nel modo più originale hanno saputo declinare il tema della rassegna” commenta Marinelli dando appuntamento alla diciassettesima edizione del Simposio. Le opere vincitrici si potranno ammirare fino alla fine dell'estate al Castello di San Michele così come, fino al 16 settembre, sono visitabili le mostre “Memorie vissute 1914-1918”, che espone materiali, documenti, ricostruzioni e oggetti della vita quotidiana del primo conflitto mondiale, e “Memorie dipinte” con le opere della pittrice Emanuela Slanzi. (s.z.)















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