«Restituisco alla comunità l’esperienza accumulata» 

Elezioni a Campodenno. L’ex senatore Franco Panizza sfida il sindaco uscente Daniele Biada «Le opere pubbliche non bastano, servono anche i servizi per l’infanzia, gli anziani e gli studenti»


Fabrizio Brida


Campodenno. Dunque Franco Panizza scende in campo, quindi sarà testa a testa con Daniele Biada per la poltrona di sindaco a Campodenno.

È lo stesso presidente del Patt, 60 anni compiuti a dicembre, a confermare la decisione di candidarsi alle prossime comunali. «Non nego che la mia sia stata una scelta molto meditata – rivela Panizza –. È stata fatta perché da decenni sono nel mondo della politica e ho pensato fosse bello restituire alla comunità il valore dell’esperienza che ho accumulato nel mio percorso, per far crescere una nuova generazione di amministratori e un nuovo modo di far politica. Basato sull’ascolto, sul confronto, sull’ampliamento degli orizzonti».

La carriera politica di Franco Panizza, che in tutti questi anni ha sempre vissuto nella frazione di Quetta, nasce proprio in Consiglio comunale a Campodenno nel 1995, come capogruppo di maggioranza nella legislatura guidata dal sindaco Mariano Maines. Le sue tappe politiche proseguono con l’assessorato regionale prima e provinciale poi (per due legislature), fino all’approdo in Senato a Roma, dove rimarrà sino al 2018.

Ora la decisione di mettersi in gioco per provare a guidare il proprio Comune. «Il nostro è un progetto che parte dal basso e che ha come promotori gli attuali consiglieri della lista civica “ViviAmo la Comunità – spiega l’ex senatore –. Dagli incontri di questi mesi è emersa una grande voglia proprio di comunità, con le associazioni che devono lavorare di più tra loro. Per fare ciò occorre un Comune che non si serva delle realtà del territorio, ma che sia al loro servizio. È questo l’obiettivo principale».

In questo senso, secondo Panizza, sono fondamentali i servizi alle persone. «Le opere pubbliche sono estremamente importanti, ma non sufficienti. Servono anche servizi, a partire dall’infanzia, occorrono spazi per gli studenti che devono studiare, un teatro, infrastrutture sovracomunali per lo sport come le palestre. Servizi per gli anziani non autosufficienti o che vivono da soli». Il tutto in un’ottica di collaborazione con le amministrazioni limitrofe. «Vogliamo aprire il Comune. Un Comune che in questi anni si è isolato. Basta con l’autoreferenzialità».

Tra i nomi dei candidati che supporteranno il presidente del Patt alle elezioni, è ormai certa la presenza della 28enne campionessa di ciclismo Rossella Callovi, che «si è dimostrata entusiasta del progetto». Non mancheranno alcuni dei consiglieri uscenti (Gianluca Dal Ri e Marcello Cattani hanno già dato la propria disponibilità) e ci saranno espressioni del mondo del volontariato e di ogni frazione, giovani e meno giovani.

Il gruppo, coordinato dal consigliere Fabrizio Zanoni, si riunirà ogni lunedì e si dice aperto a nuove proposte. «In questo momento stiamo raccogliendo le disponibilità a candidarsi – spiega Panizza –. Poi stileremo tutti insieme la lista definitiva e il programma».

Tornando alle priorità d’intervento, non può mancare la gestione di Castel Belasi, del quale Panizza rivendica l’impostazione dei lavori e dei finanziamenti. «L’acquisto è stato fatto nel 2000, e tutti i finanziamenti recuperati entro il 2010 con l’amministrazione Maines». Quando in Provincia sedeva proprio Panizza.













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