Malattie mentali, a Sanzeno la testimonianza di Ahongbonon

Sanzeno. Giovedì alle 20.30 nella Basilica dei Santi Martiri Anauniesi, ci sarà l’incontro testimonianza “La fede spezza le catene”, con Grégoire Ahongbonon, fondatore dell’associazione “San Camillo...



Sanzeno. Giovedì alle 20.30 nella Basilica dei Santi Martiri Anauniesi, ci sarà l’incontro testimonianza “La fede spezza le catene”, con Grégoire Ahongbonon, fondatore dell’associazione “San Camillo de Lellis” che si occupa della cura dei malati di mente in Africa. Organizza la Comunità Francescana di Sanzeno San Romedio con l’associazione giovani “La Storia siamo noi” del Decanto di Fondo.

Grégoire Ahongbonon, 65 anni, ha una moglie, sei figli e migliaia di malati di mente raccolti dalla strada e curati tra Costa D’Avorio, Togo e Benin. Da oltre 35 anni è un instancabile operatore sociale a servizio di questi malati. Il suo impegno nasce in un contesto sociale in cui queste persone sono le “dimenticate tra i dimenticati”: nella cultura africana, infatti, la malattia di mente si riconduce agli spiriti maligni. Di qui la pratica di incatenare gli ammalati in zone isolate o di relegarli in ghetti che li emarginano ancor più. Gregoire racconta la sua esperienza nel libro intitolato: “Quando la fede spezza le catene”, edito da Emi.

Sperimentare sulla propria pelle cosa significhi essere spogliati di tutto è la strada per la chiamata di Grégoire: lavora prima come gommista, poi come gestore di un gruppo di taxi. Quando tutto sembra andare a gonfie vele, qualcosa va storto e si trova sul lastrico. «Lo dico sempre a tutti, anche agli ammalati che incontro, che anch’io a un certo punto della mia vita sono stato privato di tutto e che Gesù è venuto a soccorrermi», racconta e ribadisce: «Senza Cristo io non posso nulla».

Al termine della serata La Storia Siamo noi presenterà un video che riassume la serie di iniziative di viaggi e formazione culturale offerti nell’ultimo anno ai giovani della Valle. G.E.















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