Campodenno - Biada sui 1800 meli rovinati 

«Mai un atto così grave non riesco a crederci» 

Campodenno. 1.800 piante di melo “bruciate” con il diserbante, 50 mila euro di danni. Daniele Paoli, 36enne imprenditore agricolo di Campodenno, si è visto rovinato quasi per intero – 4 mila mq sui 5...



Campodenno. 1.800 piante di melo “bruciate” con il diserbante, 50 mila euro di danni. Daniele Paoli, 36enne imprenditore agricolo di Campodenno, si è visto rovinato quasi per intero – 4 mila mq sui 5 mila – un terreno coltivato a mele. La notizia, riportata ieri dal Trentino, ha colpito tutta la comunità, compreso il sindaco che, vista l’emergenza che costringe a stare in casa e ad avere pochi contatti diretti, non conosceva i dettagli. «Avevo sentito Paoli qualche giorno fa e mi aveva accennato a un dispetto, ma non avrei mai immaginato un fatto così grave – sono le parole di Biada –. Sono amareggiato a tal punto da non riuscire a crederci». Il sindaco ha chiamato Paoli per rincuorarlo e fargli sentire la propria vicinanza. «Confido nel fatto che questo inspiegabile gesto non sia legato alle cariche amministrative da lui ricoperte. C’è già troppa disaffezione da parte delle persone, se l’atto fosse riconducibile a una carica amministrativa, assisteremmo a un ulteriore incentivo a non mettersi in gioco nella gestione del bene comune o di una cooperativa». Campodenno aveva già vissuto degli atti vandalici, ma mai di questa portata. «Questa volta si tratta di un danno ingente all’azienda e di una mazzata al morale di Daniele – aggiunge il sindaco –. Lo sgomento per questo “machiavellico” atto di vigliaccheria si somma alla preoccupazione per il tragico momento che stiamo vivendo». A nome dell’amministrazione, dopo essersi confrontato con l’assessore all’agricoltura Bertolas, Biada ha manifestato anche pubblicamente il proprio sostegno morale a Paoli. «Desidero esprimere solidarietà nei confronti di Daniele Paoli e della sua famiglia e confido nell’operato delle forze dell’ordine perché riescano a identificare il colpevole». F.B.













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