La gelateria Cavallar di Cavareno per i clienti è tra le 10 migliori d’Italia

CAVARENO. Estate fortunata questa per Cavareno. Prima il Comune premiato con la “Spiga verde” di Confagricoltura per le sue politiche di rispetto ambientale e sviluppo sostenibile, adesso un’altra...


GIACOMO ECCHER


CAVARENO. Estate fortunata questa per Cavareno. Prima il Comune premiato con la “Spiga verde” di Confagricoltura per le sue politiche di rispetto ambientale e sviluppo sostenibile, adesso un’altra soddisfazione dalla gelateria Cavallar, classificata tra le prime migliori dieci in Italia nel concorso nazionale indetto da Davide Paolini, giornalista, gastronomo e conduttore radiofonico italiano, noto anche come Il Gastronauta.

Non un concorso con una giuria tecnica di esperti, ma una votazione popolare che quest’anno ha raggiunto la settima edizione e che ha generato quasi 100 mila voti con 70 mila utenti unici e oltre 5 mila condivisioni Facebook. Un percorso iniziato l'8 luglio e che ha visto diverse fasi per stilare una classifica delle top 10, che vede la gelateria Cavallar di Cavareno classificata al nono posto.

La gelateria Cavallar di Cavareno si fregia del marchio di “Bottega storica del Trentino” e si trova al centro dell’abitato, a due passi dalla centralissima piazza Giovanni Prati. A fondarla è stato Domenico Cavallar, origini rabbiesi, che dopo avere appreso l’arte del gelato da un artigiano di Malé, nel 1951 si era trasferito a Cavareno aprendo la gelateria con il fratello minore Carlo. Inizialmente era un'apertura stagionale, perché i due fratelli a fin estate tornavano a Rabbi a fare i contadini. All'inizio della bella stagione tornavano in Alta Valle di Non dove oltre a Cavareno, portavano i loro gelati con un’Ape appositamente attrezzata nei vari centri turistici fino ai Passi Mendola e Palade. Erano gli anni del cono a 10 lire (anche se non tutti se lo potevano permettere) tanto che a volte il gelato lo si pagava in natura barattandolo con uova, ecc. Domenico è morto nel 1984 e l'attività è proseguita con le figlie Agnese e Carla che erano crescite nella bottega del padre apprendendone l'arte. Adesso tocca ai nipoti, in primis Giordano Malench che ha in tasca il diploma all’Istituto alberghiero di Ossanna e tanta passione per questa professione.

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