Alle medie 60 progetti di piccoli scienziati

Cles. Per qualche ora la scuola secondaria di primo grado di Cles “Bernardo Clesio” si è trasformata in un laboratorio scientifico. In occasione della prima edizione della “Giornata delle scienze”,...



Cles. Per qualche ora la scuola secondaria di primo grado di Cles “Bernardo Clesio” si è trasformata in un laboratorio scientifico. In occasione della prima edizione della “Giornata delle scienze”, gli alunni hanno avuto modo di esporre e raccontare i propri progetti, realizzati a gruppi con grande passione e abilità.

Nel corso di una mattinata quattro giovani ricercatori dell’Università di Trento hanno tenuto dei laboratori nelle classi su argomenti di ricerca come la realtà virtuale, la sintesi di polimeri della plastica con riflessione sul riciclo della plastica/gomma e sui problemi connessi, la produzione della seta a partire dai bachi da seta (“dalla natura all’ingegneria dei tessuti”) e l’ottica. Durante il pomeriggio, poi, gli alunni sono stati i veri protagonisti dell’evento.

L’obiettivo del “Pomeriggio delle scienze” è stato di far applicare agli studenti il metodo scientifico, attraverso la preparazione di esperimenti e progetti sperimentali decisi e sviluppati da loro stessi. I “giovani scienziati”, a gruppi, hanno presentato i progetti – illustrati anche in un cartellone – da loro pensati e realizzati utilizzando materiali di uso comune. Ogni gruppo ha sostenuto una presentazione orale e le diverse creazioni saranno valutate da parte di una giuria formata dai ricercatori dell’Università di Trento all’interno dell’iniziativa Trentino Young Scientist Challenge (TYSC), coordinato da Francesca Fiore dell’Università di Trento.

Degli oltre sessanta progetti, i dieci o quindici che si classificheranno nelle prime posizioni parteciperanno a un secondo evento di esposizione che avrà luogo a Trento e a cui prenderanno parte diverse scuole della provincia.

L’intero progetto è stato coordinato dalla professoressa Silvia Gazzani, insieme ai colleghi di scienze Piera Magri, Alessandra Menapace e Andrea Di Martino. Oltre agli alunni e ai docenti, il “Pomeriggio delle scienze” ha coinvolto con successo tutta la scuola. Ma non solo: hanno partecipato all’evento anche i familiari degli alunni e alcune autorità del territorio, tra cui l’assessore alla cultura di Cles Vito Apuzzo. La Cassa Rurale Val di Non ha sostenuto l’iniziativa, offrendo ai ragazzi alcuni gadget.

«Gli alunni hanno preso parte con grande entusiasmo all’iniziativa – spiega la coordinatrice Silvia Gazzani –. Questo è proprio ciò che dovrebbe offrire la scuola: l’opportunità di “mettere le mani” dentro la ricerca con freschezza, innovazione, voglia di fare. Anche i genitori hanno accolto positivamente la proposta, che ha permesso ai ragazzi di trovarsi insieme e collaborare». F.B.













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