Al Solarium il menu è anche in braille 

Predaia, il titolare del ristorante: «Il non vedente accompagnato qui non paga la consumazione»



PREDAIA. Costretti al buio dalla cecità ma non senza la voglia di godersi una sana giornata in montagna, sulla neve. E per il menù, nessun problema, il ristorante lo mette a disposizione anche in linguaggio braille. Parliamo dell’Unione Ciechi e del presidente della delegazione trentina, Dario Trentini, che abbiamo incontrato domenica sulle nevi della Predaia con un gruppo di soci dell’associazione con familiari ed accompagnatori.

Il clima gradevole della giornata e soprattutto la disponibilità dei titolari del Ristorante Solarium, che si trova alla partenza dello skilift, hanno fatto il resto per rendere piacevole la visita con un ottimo pranzo scelto usando il menù in braille. «Un modo per agevolare persone che hanno questo handicap, e vogliamo per quanto possibile è possibile favorirle. Per questo chi si presenta al nostro ristorante con una persona non vedente, quest'ultima non paga la consumazione” - ci spiega il titolare, Lino Rizzardi. La domenica del gruppo di ciechi in Predaia è stata intensa con una passeggiata nella neve accompagnati da Rizzardi e nel pomeriggio la salita in quota, per chi lo voleva, fino alla mangiatoia preparata per foraggiare, in inverno, gli ungulati che popolano l’altipiano. Per rendere l’habitat più prossimo alla realtà, anche a scopo didattico, la mangiatoia è “popolata” con alcuni selvatici imbalsamati tra cui un grosso tasso. Il presidente Trentini non se l’è però sentita di seguire il gruppo in questa passeggiata preferendo rimanere a godersi il sole sulla terrazza antistante il ristorante ed ha condiviso, al ritorno, l’emozione di quanti hanno provata questa simpatica avventura. Nell’occasione c’è stato anche l’incontro con la vicesindaco di Sfruz, Patrizia Poli, interessata ad organizzare in paese una cena al buio. Accordo fatto, la cena al buio a Sfruz si farà nei prossimi giorni ed il ricavato servirà per restaurare il pianoforte che un benefattore ha donato all’associazione.

Soddisfatto a fine giornata il presidente Trentini. “Quando posso vengo in valle di Non, qui mi sento bene accetto, quasi a casa ed ora c’è pure il ristorante con il menù braille e questo non può che farci piacere” - ha detto ricordando il successo delle due cene al buio promosse a fine gennaio a Taio con i giovani del gruppo Sorgente Roza. Tanto che verranno riproposte. (g.e.)















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